Servizi pubblici locali, il regolamento in arrivo
Appalti e acquisti verdi
Un anno di tempo agli enti locali per effettuare un'indagine di mercato sui settori da “sottrarre” alle liberalizzazioni; il parere dell'Authority sulle gestioni "in house" scatterà a partire dai 200mila euro.
Sono alcune delle novità stabilite dallo schema di Dpr licenziato dal CdM del 22 luglio 2010, provvedimento attuativo dell'articolo 23-bis del Dl 112/2008 recante i nuovi principi in materia di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali (trasporti, rifiuti e acqua in primis).
L’obiettivo esplicito della manovra è quello di limitare i diritti di esclusiva (affidamento senza gara) ai soli casi in cui "la libera iniziativa economica privata non risulti idonea (…) a garantire un servizio rispondente ai bisogni della comunità", con alcune “peculiarità” per il servizio idrico.
A tal fine il Dpr abroga le normative di settore vigenti (articolo 113 del Dlgs 267/2000 e articoli 150 e 202 del Dlgs 152/2006), lasciando però inalterate le competenze dell’Ato in materia di affidamento.
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte IV - Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati
Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria - Energia - Istituzione "Ispra" - Stralcio
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