Gestione integrata rifiuti e servizio idrico, nuove regole con novella Codice ambientale
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Attraverso una diretta modifica del Dlgs 152/2006 lo schema di Dpr approvato dal CdM il 17 dicembre 2009, trasmesso al Senato per il parere il 15 giugno 2010, modifica le regole di affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti e del servizio idrico integrato.
Lo schema di Dpr interviene direttamente a modificare il comma 1 degli articoli 150 e 202 del Codice ambientale in seguito alla loro incompatibilità con le regole generali in materia di affidamento dei servizi pubblici locali di rilevanza economica fissate dall'articolo 23-bis del Dl 112/2008, convertito in legge 133/2008, e successivamente modificato dal Dl 135/2009, convertito in legge 166/2009. L'aggiudicazione tramite gara dei servizi di gestione integrata dei rifiuti e del servizio idrico integrato avverrà secondo le nuove norme. L’Autorità d'ambito rimarrebbe l'ente incaricato di aggiudicare il servizio (anche se occorre ricordare che gli Ambiti territoriali ottimali, in capo ai quali sono preposte le Autorità d’ambito sono stati soppressi dal "decreto Enti locali" — Dl 2/2010, convertito in L. 42/2010, articolo 1 comma 1-quinquies — non con effetto immediato, le Regioni hanno un anno per trasferire le relative funzioni).
Lo schema di regolamento in attuazione dell'articolo 23-bis del Dl 112/2008, prevede una disciplina omogenea in materia di gestione di servizi pubblici locali di rilevanza economica, regolando modalità di affidamento, incompatibilità, distinzione tra regolazione e gestione del servizio. L'affidamento della gestione da parte dell’Ente locale avviene di regola con gara, mentre la gestione cd. "in house" è procedura eccezionale la cui scelta deve essere adeguatamente motivata. Rimangono esclusi dalle nuove regole i settori di: gas naturale, energia elettrica, trasporto ferroviario regionale, farmacie comunali.
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