Scogli semiaffioranti mal segnalati, la P.a. deve discolparsi
Disposizioni trasversali/Aua
Quando l’anomalia del bene pubblico che ha provocato l’evento lesivo è provata, il fatto è di per sè idoneo a configurare il comportamento colposo della P.a., cui spetta dimostrare i fatti impeditivi della propria responsabilità.
Nei casi di danneggiamento in cui non è possibile applicare l'articolo 2051 C.c.(Danno cagionato da cosa in custodia), per l’estensione del bene o le modalità d’uso dello stesso, l'ente pubblico risponde dei pregiudizi subiti dall'utente, nel rispetto della regola generale stabilita dell'articolo 2043 C.c. (Risarcimento per fatto illecito).
In tali casi, secondo la Corte di Cassazione (sentenza 9 aprile 2009, n. 8692), il Codice civile non limita affatto la responsabilità colposa della P.a. alle sole ipotesi di esistenza di un'insidia o di un trabocchetto, ma anzi richiede alla stessa di dimostrare i fatti impeditivi della propria responsabilità, come l'impossibilità di rimuovere, adottando tutte le misure idonee, la situazione di pericolo.
Risarcimento danni da bene pubblico - Articolo 2043 C.c. - Anomalia del bene - Fatto di per sè idoneo a configurare la colpa della P.a. - Necessità di provare i fatti impeditivi della responsabilità - Sussiste
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