Ippc, nuovo richiamo Ue per l’Italia
Ippc/Aia
Omesso adeguamento alla disciplina comunitaria in materia di prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento, la Commissione Ue invia all’Italia un parere motivato: tutti gli impianti vanno adeguati.
Le contestazioni della Commissione Ue (comunicato IP/09/175 del 29 gennaio 2009) sono rivolte ai 10 Stati membri che non hanno rilasciato nuove autorizzazioni o aggiornato le autorizzazioni esistenti, per oltre 4mila impianti industriali già in funzione in tutta Europa (il termine ultimo per l’assolvimento dell’obbligo, sancito dalle direttive 96/61/Ce e 2008/1/Ce, è scaduto il 30 ottobre 2007).
Per 8 degli Stati richiamati, tra cui l’Italia, si tratta del 2° richiamo ufficiale, dopo la lettera di messa in mora ricevuta nel maggio del 2008: nel caso l’esecutivo Ue si riterrà insoddisfatto delle risposte ricevute, deferirà il nostro Paese alla Corte di Giustizia europea per violazione della normativa comunitaria.
Attuazione integrale della direttiva 96/61/Ce relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento
Prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento - Ippc - Versione codificata - Abrogazione direttiva 96/61/Ce