Sostanze pericolose

Documentazione Complementare

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Risposta della Commissione Ce alla Interrogazione parlamentare Ue E-2722/02

Direttiva del Consiglio 1999/38/Ce e necessità di ulteriori ricerche sugli additivi del legno

Parlamento europeo

Risposta della Commissione Ue alla Interrogazione parlamentare Ue E-2722/02

(Guue 17 aprile 2003 n. C 92 E)

Oggetto: Direttiva del Consiglio 1999/38/Ce e necessità di ulteriori ricerche sugli additivi del legno

 

Interrogazione scritta E-2722/02di Peter Skinner (PSE) e Helle Thorning-Schmidt (PSE) alla Commissione

(30 settembre 2002)

 

Il Consiglio ha approvato la direttiva 1999/38/Ce, in cui tutti i legni duri sono classificati come materiali di lavoro cancerogeni. Le persone occupate nel settore del trattamento e della trasformazione del legno sono ancora esposte in modo continuato alla polvere di legno, con effetti dannosi per la loro salute. Tali fatti sono stati documentati, tra l'altro, nell'elenco europeo di malattie professionali n. 304.03 e 305.01.

Soprattutto, molti studi epidemiologici hanno dimostrato che alcuni tumori possono essere causati da specifici tipi di polvere di legno. Tuttavia, non è stato ancora individuato l'esatto agente cancerogeno.

In anni recenti il mondo scientifico si è concentrato anche sulle sostanze chimiche assorbite dal legno nel corso della sua esistenza. Tra l'altro, il Centro di ricerca sul cancro di Heidelberg ha rilevato che le persone occupate nell'industria di trasformazione del legno venivano contaminate non soltanto dalla polvere di legno ma anche da sostanze chimiche (cromati) presenti nel legno, che penetrano quindi nell'organismo umano attraverso la polvere di legno1 . Inoltre, l'accresciuto impiego di legno riciclato comporta la presenza di più sostanze chimiche nell'industria di lavorazione del legno.

La suddetta ricerca dimostra che i lavoratori del settore del legno sono esposti a rischi multifattoriali. Ciò è allarmante anche perché un'elevata percentuale di campioni di legno esaminati dai ricercatori di Heidelberg, anche se erano stati dichiarati non trattati, includevano cromati. È importante quindi individuare il momento in cui, durante il ciclo di crescita, taglio e lavorazione del legno, potrebbe essersi verificata tale contaminazione. Per esempio, ciò sarebbe potuto avvenire durante le operazioni forestali.

Cosa sa la Commissione circa la penetrazione di sostanze chimiche indesiderate nel legno e nei prodotti del legno nel corso del ciclo di crescita, taglio e lavorazione?

La Commissione condivide l'opinione che siano necessarie misure di prevenzione contro l'esposizione alla polvere di legno nonché contro l'esposizione a sostanze chimiche aggiunte al legno?

La Commissione condivide l'opinione secondo cui per un'efficace protezione dei lavoratori sono necessarie ulteriori ricerche sui diversi rischi e sulle sostanze cui sono esposte le persone occupate nell'industria di lavorazione del legno?

 

Risposta data dalla sig.ra Diamantopoulou a nome della Commissione

(31 ottobre 2002)

 

La Commissione è conscia del problema dell'esposizione dei lavoratori del legno alle polveri di legno e alle sostanze chimiche, come gli additivi, i prodotti conservanti o gli adesivi, presenti nel legno. La questione è stata trattata nella valutazione relativa alle polveri di legno effettuata di recente dal Comitato scientifico in materia di limiti di esposizione professionale (CSLEP). Tale Comitato è giunto alla conclusione che i dati sperimentali disponibili presentano numerosi limiti e non permettono una valutazione scientifica degli effetti sull'uomo dell'esposizione alle polveri di legno contenenti sostanze chimiche.

L'applicazione delle misure preventive definite dalla direttiva 98/24/Ce del Consiglio, del 7 aprile 1998, sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro, oltre che la direttiva 90/394/Ce del Consiglio, del 28 giugno 1990, sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti cancerogeni durante il lavoro, modificata dalla direttiva del Consiglio 97/42/Ce, del 27 giugno 1997 e dalla direttiva 1999/38/Ce del Consiglio, del 29 aprile 1999, offre ai lavoratori una protezione efficace, sulla base delle prove scientifiche disponibili. Tuttavia essa non impedisce di intraprendere altre ricerche né di adattare le disposizioni della legislazione se nuovi risultati scientifici lo richiedono.

A questo proposito, la Commissione ha annunciato nella sua comunicazione: "Adattarsi alle trasformazioni del lavoro e della società: una nuova strategia comunitaria per la salute e la sicurezza 2002-2006" la sua intenzione di proporre un'estensione del campo di applicazione della direttiva sugli "agenti cancerogeni".

Del resto, tutte le sostanze chimiche utilizzate per la conservazione del legno sono coperte dalla direttiva 98/8/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 1998, relativa all'immissione sul mercato dei biocidi. Sulla base di questa direttiva i biocidi possono essere immessi sul mercato unicamente se non hanno alcun effetto inaccettabile sulla salute umana o sull'ambiente. Tutte le sostanze attive esistenti utilizzate nei prodotti biocidi saranno sottoposte a una valutazione molto approfondita dei loro effetti sulla salute umana e sull'ambiente nell'ambito di un programma di lavoro di 10 anni.

I prodotti di conservazione del legno figurano tra i tipi di prodotti prioritari per questa valutazione. Le valutazione complete dovrebbero essere pronte per il 28 marzo 2004: esse verteranno tra l'altro sull'utilizzo dei prodotti di conservazione del legno, compresa la produzione e l'eliminazione del conservante stesso, o del legno trattato con quest'ultimo.

Note ufficiali

1. R.G. Klein e altri: Saggi sulla cancerogenicità della polvere di legno e degli additivi del legno nei topi esposti a un'inalazione a lungo termine. Springer Verlag 2001 - Germania.
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