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Documentazione Complementare

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Parlamento europeo

Risposta della Commissione Ue alla Interrogazione parlamentare Ue E-2630/02

(Guue 17 aprile 2003 n. C 92 E)

Oggetto: Notevole aumento dell'inquinamento atmosferico terrestre provocato dalla navigazione marittima

(2003/C 92 E/251)

Interrogazione scritta E-2630/02di Erik Meijer (GUE/NGL) alla Commissione

(18 settembre 2002)

 

1. Concorda la Commissione con il rapporto "Quantification of emissions from ships associated with ship movements between ports in the European Community" (luglio 2002, Entec UK Ltd) secondo cui l'inquinamento atmosferico e le piogge acide in Europa sono provocate in misura crescente dalle emissioni di biossido di azoto e di anidride solforosa provenienti dai combustibili dei motori navali, che oltre la metà dell'inquinamento è provocato dalle navi che navigano nelle acque dell'UE o che partono da porti dell'UE e che in particolare nei Paesi Bassi, in Belgio e Danimarca si registrano le più elevate emissioni di zolfo, azoto, idrocarburi e polveri fini talché occorrerebbe rendere obbligatori o almeno incentivare i catalizzatori e la nafta a basso tenore di zolfo?

2. Perché aumenta sensibilmente l'incidenza della navigazione marittima tra le fonti dell'inquinamento atmosferico europeo (dal 4% nel 1990 al 30-68% di SOX nel 2010; dal 9% nel 1990 al 40-55% di NOX nel 2010) nonostante il fatto che si impieghi meno energia per unità di carico rispetto al trasporto stradale o aereo, mentre ci si adopera fattivamente per ridurre il crescente volume delle emissioni dei mezzi di trasporto terrestri?

3. Prevede la direttiva 1999/30/Ce un'adeguata limitazione dell'inquinamento da SOX provocato dalla nafta per motori navali, comparabile con quella prevista per i mezzi di trasporto terrestri? In caso negativo, perché?

4. Entro quale termine prevede la Commissione che i combustibili dei motori navali presenteranno lo stesso livello medio di emissioni di gas ad effetto serra quale i combustibili di altri mezzi di trasporto terrestre e in che modo intende essa conseguire tale obiettivo?

 

Risposta data dalla sig.ra Wallström a nome della Commissione

(22 ottobre 2002)

 

1. Sulla base delle informazioni contenute nello studio Entec, la Commissione sta ultimando l'elaborazione di una strategia comunitaria per ridurre le emissioni atmosferiche delle navi marittime1 .

Con riferimento ai combustibili a basso tenore di zolfo, la strategia comprenderà una proposta di modifica della direttiva 1999/32/Ce del Consiglio, destinata ad introdurre nuovi limiti al tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo. Per quanto riguarda, invece, le emissioni di ossidi di azoto (NOX), in questo momento l'obiettivo prioritario della Commissione è l'innalzamento degli standard di emissione dei motori a livello internazionale, nel quadro dell'Organizzazione marittima internazionale (IMO); tuttavia la strategia indicherà anche alcune soluzioni per promuovere il trasporto marittimo a basso livello di emissioni nelle acque comunitarie, compreso il ricorso a strumenti di mercato.

2. Il contributo delle emissioni delle navi all'inquinamento atmosferico nella Comunità sta crescendo rapidamente, sia a causa delle misure adottate per ridurre le emissioni provenienti da altri settori, sia perché in ciascuno Stato membro sono stati fissati i limiti nazionali di emissione di alcuni inquinanti di origine terrestre, da conseguire entro il 2010. Ad eccezione degli ossidi di zolfo (SOX), le navi producono una quantità di emissioni per tonnellata/chilometro inferiore ad altri modi di trasporto, in quanto trasportano un maggiore volume di carico più lentamente.

3. Il tenore di zolfo dei combustibili liquidi è disciplinato dalla direttiva 1999/32/Ce, e non dalla direttiva 1999/30/Ce; secondo la Commissione, il tenore massimo attualmente previsto per il gasolio per uso marittimo non è adeguato, se comparato con i limiti stabiliti per altri combustibili. Per questo motivo, verso la fine del 2002 la Commissione proporrà l'introduzione di nuovi limiti al tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo attraverso una modifica della direttiva 1999/32/Ce.

4. Il principale gas ad effetto serra preso in considerazione nella strategia è l'anidride carbonica (CO2).

Le emissioni di CO2 dipendono dal carbonio contenuto nel combustibile. Poiché la maggior parte dei combustibili liquidi ha un tenore di carbonio più o meno simile, le emissioni di gas serra degli oli combustibili per uso marittimo sono analoghe a quelle dei combustibili liquidi utilizzati negli altri modi di trasporto. In generale, però, la quantità di emissioni di gas ad effetto serra prodotta dalle navi per tonnellata/chilometro è nettamente inferiore a quella generata da altri modi di trasporto, in quanto le navi trasportano un maggior volume di carico ad una velocità inferiore. Per questo motivo la Commissione cerca di favorire il trasferimento del traffico dal trasporto su strada al trasporto marittimo e fluviale.

Ciònonostante, occorre riconoscere che le emissioni unitarie di CO2 delle navi possono essere ridotte, e pertanto la Commissione si sta adoperando in seno all'IMO per promuovere lo sviluppo di un sistema di classificazione delle prestazioni ambientali delle navi in base alle emissioni di gas ad effetto serra.

Note ufficiali

1. Per maggiori informazioni consultare la pag. web http://www.europa.eu.int/comm/environment/air/transport.htm-3.
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