Imballaggi

Normativa Vigente

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Dm Ambiente 26 aprile 2013

Approvazione dello schema tipo dello Statuto dei Consorzi costituiti per la gestione degli imballaggi

NdR: con sentenza 24 settembre 2015, n. 4475 il Consiglio di Stato ha annullato alcune parti del presente decreto, statuendo allo stesso tempo la necessità da parte del Ministero dell'ambiente del varo di un nuovo schema-tipo di statuto o di una pluralità di nuovi schemi-tipo in relazione alle singole filiere rispettoso della natura privatistica dei consorzi.

Successivamente, con Dm 24 giugno 2016 il MinAmbiente ha provveduto ad approvare il nuovo "Statuto-tipo per i Consorzi degli imballaggi".

Ultima versione disponibile al 24/04/2024

Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare

Decreto 26 aprile 2013

(Gu 29 luglio 2013 n. 176)

Approvazione dello schema tipo dello Statuto dei Consorzi costituiti per la gestione degli imballaggi

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare

di concerto con

Il Ministro dello sviluppo economico

Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 recante "Norme in materia ambientale", in particolare il Titolo II della Parte IV relativo alla gestione degli imballaggi;

Visto l'articolo 223, comma 1, del decreto legislativo 152/2006 secondo il quale i produttori che non organizzano autonomamente la gestione dei propri rifiuti di imballaggio o che non attestano la messa in atto di un sistema di restituzione dei propri imballaggi, costituiscono un Consorzio per ciascun materiale di imballaggio;

Visto l'articolo 223, comma 2 del decreto legislativo 152/2006 secondo il quale i predetti consorzi per ciascun materiale di imballaggio sono retti da uno statuto adottato in conformità ad uno schema tipo redatto dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di concerto con il Ministro dello sviluppo economico;

Vista la nota n. 0040070 del 23 novembre 2012 con la quale il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha trasmesso ai consorzi di filiera uno schema di statuto tipo al fine di acquisirne le relative osservazioni;

Viste le note n. 0050211 del 19 dicembre 2012, n. 0051388 del 21 dicembre 2012 e n. 0052038 del 27 dicembre 2012 con le quali il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha trasmesso alle associazioni delle imprese di settore detto schema di statuto tipo al fine di acquisirne le relative osservazioni;

Visti i verbali delle riunioni tenutesi con i consorzi di filiera e con le associazioni delle imprese di settore per l'esame dello schema tipo dello statuto dei Consorzi rispettivamente il 27 dicembre 2012 ed il 25 gennaio 2013;

Visto lo schema tipo di statuto elaborato tenendo conto delle osservazioni dei Consorzi e delle associazioni di categoria;

Vista la nota n. 16342 del 27 febbraio 2013 con la quale è stato trasmesso al Ministero dello sviluppo economico lo schema di statuto tipo, completo della documentazione istruttoria, per acquisirne il preventivo assenso;

Acquisito il preventivo assenso del Ministero dello sviluppo economico sullo schema tipo di statuto, comunicato con nota n. 0006372 dell'8 aprile 2013 e i successivi accordi intercorsi;

Decreta:

Articolo 1

È approvato lo schema tipo dello statuto dei Consorzi costituiti per la gestione degli imballaggi allegato al presente decreto.

Articolo 2

Ai sensi dell'articolo 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241, avverso il presente decreto e ammesso ricorso al Tar entro 60 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale o ricorso al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla medesima pubblicazione.

 

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 26 aprile 2013.

Allegato

Statuto tipo

Titolo I

Struttura ed attività del Consorzio

Articolo 1

Natura, sede e durata del Consorzio

1. Ai sensi di quanto previsto dall'articolo 223 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, è costituito con sede in ................................. il Consorzio denominato ................................, con il fine di perseguire gli obiettivi e svolgere i compiti indicati al successivo articolo 3.

2. Il Consorzio opera su tutto il territorio nazionale nel rispetto dei criteri e dei principi di efficacia, efficienza, economicità, trasparenza, e di libera concorrenza, garantendo il ritiro, la raccolta, il recupero e il riciclaggio dei rifiuti di imballaggio in via sussidiaria all'attività di altri operatori economici del settore, senza limitare, impedire o comunque condizionare direttamente né indirettamente il fondamentale diritto alla libertà d'iniziativa economica individuale.

3. La durata del Consorzio è fissata al 31 dicembre 2100, e può essere prorogata qualora a tale termine permangano i presupposti normativi di costituzione.

4. Il Consorzio può essere anticipatamente sciolto e posto in liquidazione con le modalità indicate nel successivo articolo 23, qualora i presupposti normativi della sua costituzione vengano meno prima dello scadere del termine di cui al comma 3, previo parere del Ministro dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare e del Ministro per lo sviluppo economico.

5. Il Consorzio ha personalità giuridica di diritto privato ed è disciplinato, per tutto ciò che non è regolato dal presente statuto, dalle norme contenute agli articoli 2602 e seguenti del Codice civile.

6. Lo spostamento della sede nell'ambito dello stesso Comune non comporta la modifica dello statuto.

Articolo 2

Consorziati

1. Partecipano al Consorzio le seguenti imprese:

(a) Fornitori di materiali di imballaggio1 .................................... (di seguito anche "Produttori");

(b) Fabbricanti e trasformatori di imballaggi2 .......................... (di seguito anche "Trasformatori")

(c) Commercianti, distributori, addetti al riempimento, utenti di imballaggi, importatori di imballaggi pieni, ......................... (di seguito anche "Utilizzatori");

(d) Imprese che, con riferimento a rifiuti di imballaggio ........................., svolgono attività di recupero e/o riciclaggio , come definite ai sensi dell'articolo 218, comma 1, lettere l), m), n) ed o) del Dlgs 152/2006 (di seguito anche "Riciclatori e Recuperatori");

2. I trasformatori e gli utilizzatori di imballaggi in materiali compositi partecipano al Consorzio che ha per oggetto il materiale prevalente della tipologia di imballaggio da essi prodotta o utilizzata, secondo criteri e modalità determinati nel regolamento consortile da adottarsi a norma del successivo articolo 19.

3. Le imprese che esercitano le attività proprie di più categorie di consorziati sono inquadrate nella categoria prevalente secondo i criteri e le modalità determinati con regolamento da adottarsi a norma del successivo articolo 19. La stessa disposizione si applica in caso di società controllate e collegate.

4. La ripartizione e l'assegnazione delle quote consortili sono disciplinate dal successivo articolo 4.

5. Il numero dei consorziati è illimitato.

Articolo 3

Oggetto del consorzio

1. L'attività del Consorzio sarà conformata ai principi generali contenuti nella Parte IV del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, Titolo II, e in particolare ai principi di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza, e di libera concorrenza nelle attività di settore.

2. Il Consorzio non ha fini di lucro, ed è costituito per concorrere a conseguire gli obiettivi di riciclo e di recupero di tutti i rifiuti di imballaggio e materiali di imballaggio prodotti nel territorio nazionale. In particolare, il Consorzio razionalizza, organizza, garantisce, promuove e incentiva: a) in via prioritaria, il ritiro dei rifiuti di imballaggio ......................., conferiti al servizio pubblico, su indicazione del Consorzio nazionale imballaggi (in appresso Conai) di cui all'articolo 224 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;

b) la raccolta dei rifiuti di imballaggio .................... secondari e terziari su superfici private;

c) la ripresa degli imballaggi usati;

d) il riciclo ed il recupero dei rifiuti di imballaggio .............................;

e) l'utilizzo dei prodotti e dei materiali ottenuti dal riciclo e dal recupero dei rifiuti di imballaggio; f) lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio; ..............................

3. Ai fini di cui al comma 2, e nel rispetto dei principi di cui all'articolo 1, comma 2, e al comma 1, il ritiro delle frazioni similari ai rifiuti di imballaggi è un'attività complementare e sinergica degli scopi primari, in relazione alle esigenze del servizio che i Consorzi prestano nei confronti dei Comuni e delle pubbliche Amministrazioni.

4. Il Consorzio, su indicazione del Conai, adempie all'obbligo di ritiro dei rifiuti di imballaggio ......................................... provenienti dalla raccolta differenziata effettuata dal servizio pubblico secondo le modalità ed i criteri previsti nell'ambito del piano specifico di prevenzione e gestione di cui all'articolo 223, comma 4, e del programma generale di prevenzione e di gestione di cui all'articolo 225 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

5. Il Consorzio, d'intesa con il Conai, promuove l'informazione degli utilizzatori, degli utenti finali e, in particolare, dei consumatori, al fine di agevolare lo svolgimento delle funzioni previste al precedente comma 1. L'informazione riguarda fra l'altro:

(a) i sistemi di restituzione, di raccolta, di ripresa, di riciclo e di recupero disponibili;

(b) il ruolo degli utilizzatori, ed in particolare dei consumatori, nel processo di riutilizzazione, raccolta, riciclo e recupero degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio ...........................;

(c) il significato dei marchi apposti sugli imballaggi ...........................;

(d) i pertinenti elementi dei piani di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggi ....................................

6. Per il perseguimento degli obiettivi indicati ai precedenti commi, il Consorzio può:

(a) svolgere tutte le attività anche complementari o sussidiarie, direttamente o indirettamente coordinate e/o comunque connesse quali, a titolo esemplificativo, l'acquisto e la concessione di diritti di proprietà intellettuale, e la promozione del mercato di oggetti in materiale riciclato;

(b) compiere tutte le operazioni mobiliari, immobiliari e finanziarie, e tutti gli atti necessari o utili per il raggiungimento dell'oggetto consortile;

(c) promuovere campagne d'informazione, ricercare sinergie, realizzare coordinamenti e stipulare accordi e contratti di programma con soggetti pubblici e privati;

(d) porre in essere tutti gli atti di attuazione e/o applicazione normativamente previsti.

7. Il Consorzio può strutturarsi in articolazioni regionali ed interregionali, e svolgere le attività di cui al presente articolo anche attraverso soggetti terzi sulla base di apposite convenzioni. Ai sensi dell'articolo 178, comma 4 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, il Consorzio, coordinandosi con il Conai per quanto di competenza dello stesso, può, inoltre, stipulare, ai sensi degli articoli 181, 206 e 224 del medesimo decreto, specifici accordi, contratti di programma, protocolli d'intesa, anche sperimentali, con:

(a) il Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare (di seguito anche "Mattm"), il Ministero per lo sviluppo economico (di seguito anche "Mise"), le regioni, le province, le autorità d'ambito, i comuni, loro aziende e società di servizi, concessionari ed enti pubblici o privati;

(b) il Conai medesimo;

(c) i consorzi, le società, gli enti e gli istituti di ricerca incaricati dello svolgimento di attività a contenuto tecnico, tecnologico o finanziario comprese tra i fini istituzionali;

(d) i soggetti pubblici e/o privati interessati alla gestione ambientale della medesima tipologia di materiali oggetto dell'attività del Consorzio.

8. Nell'esercizio delle proprie funzioni, il Consorzio può avvalersi della collaborazione delle associazioni rappresentative dei settori imprenditoriali di riferimento dei consorziati.

9. Per conseguire le proprie finalità istituzionali, il Consorzio può costituire enti e società, e assumere partecipazioni in società già costituite, previa autorizzazione del Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare e del Ministero per lo sviluppo economico. La costituzione di enti e società, e l'assunzione di partecipazioni in altre società non è consentita se sono sostanzialmente modificati l'oggetto sociale e le finalità determinati dal presente Statuto. L'attività delle società e degli enti partecipati e costituiti dal Consorzio deve, inoltre, svolgersi nel rispetto delle norme e dei principi in materia di concorrenza, e eventuali proventi e utili derivanti da tali partecipazioni devono essere utilizzati esclusivamente per le finalità previste dal presente statuto.

10. Nei termini stabiliti dalle norme vigenti e ai sensi dell'articolo 223, comma 5, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, il Consorzio mette a punto, elabora e trasmette alla competente direzione generale del Mattm ed al Conai un proprio piano specifico di prevenzione che costituisce la base per l'elaborazione del programma generale di prevenzione e di gestione di cui all'articolo 225 del predetto decreto.

11. Nei termini stabiliti dalle norme vigenti e ai sensi dell'articolo 223, comma 6, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, il Consorzio trasmette annualmente alla competente direzione generale del Mattm ed a Conai una relazione sulla gestione relativa all'anno precedente, corredata con l'indicazione nominativa dei consorziati, il programma specifico ed i risultati conseguiti nel recupero e nel riciclo dei rifiuti di imballaggio.

12. Il Consorzio è soggetto passivo del diritto di accesso alle informazioni ai sensi del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195, recante attuazione della direttiva 2003/4/Ce sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale, e ai sensi delle altre disposizioni europee e nazionali che disciplinano il diritto di accesso alle informazioni ambientali.

13. Il Consorzio si astiene da qualunque atto, attività o iniziativa suscettibile di

impedire, restringere o falsare la concorrenza in ambito nazionale e comunitario, con particolare riferimento allo svolgimento di attività economiche e di operazioni di gestione dei rifiuti di imballaggio regolarmente autorizzate ai sensi della vigente normativa.

Articolo 4

Quote di partecipazione al Consorzio3

1. Le quote di partecipazione sono così ripartite fra le diverse categorie di consorziati:

a) Produttori [articolo 2, comma 1, lettera a) dello statuto]: 30%;

b) Trasformatori [articolo 2, comma 1, lettera b) dello statuto]: 30%;

c) Utilizzatori [articolo 2, comma 1, lettera c) dello statuto]: 20%;

d) Riciclatori e Recuperatori [articolo 2, comma 1, lettera d) dello statuto]: 20%.

2. Nell'ambito di ciascuna categoria di consorziati, la ripartizione delle quote tra le singole imprese consorziate è disciplinata dal regolamento consortile da adottarsi a norma del successivo articolo 19.

3. Il Consiglio di amministrazione provvede, prima della convocazione di ciascuna Assemblea e con le modalità indicate nel regolamento, a ripartire le quote di partecipazione tra i consorziati di ciascuna delle categorie.

4. La variazione della quota spettante al singolo consorziato può determinare obblighi di versamento a carico di quest'ultimo. In tal caso il consorziato è tenuto a provvedere al pagamento degli importi dovuti, a pena dell'impossibilità di partecipare all'Assemblea. La variazione della quota non ha mai effetto per il passato.

5. Chi intende essere ammesso come consorziato, deve presentare domanda scritta al Consiglio di amministrazione dichiarando di possedere i requisiti indicati al precedente articolo 2, e di essere a conoscenza delle disposizioni del presente statuto, dei regolamenti consortili adottati e di tutte le altre disposizioni regolamentari vincolanti per i consorziati.

6. Le quote di partecipazione al Consorzio possono essere trasferite a terzi solo in caso di trasferimento dell'azienda, e contestualmente a tale trasferimento, ovvero in caso di fusione e scissione. In ogni altro caso il trasferimento delle quote consortili è nullo e privo di effetti giuridici.

Articolo 5

Fondo consortile — Fondi di riserva

1. Ciascuno dei consorziati è tenuto a concorrere alla costituzione del fondo consortile versando una somma corrispondente al proprio numero di quote assegnate ai sensi del precedente articolo 4. Il valore unitario della quota di partecipazione al Consorzio è determinato dall'Assemblea.

2. Il fondo consortile può essere impiegato nella gestione del Consorzio, con motivata deliberazione del Consiglio di amministrazione approvata dall'Assemblea, ove siano insufficienti le altre fonti di provviste finanziarie, ma deve essere reintegrato nel corso dell'esercizio successivo.

3. Gli importi eventualmente dovuti dai singoli consorziati per il mantenimento del fondo consortile sono determinati dall'Assemblea su proposta del Consiglio di amministrazione.

4. Non si procede alla liquidazione delle quote e nulla è dovuto, a qualsiasi titolo, al consorziato receduto o escluso.

5. L'Assemblea può costituire fondi di riserva con gli eventuali avanzi di gestione conformemente al disposto dell'articolo 224, comma 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152

Articolo 6

Finanziamento delle attività del Consorzio

1. Il Consorzio è tenuto a garantire l'equilibrio della propria gestione finanziaria. A tal fine, i mezzi finanziari per il funzionamento del Consorzio derivano:

a) dal contributo ambientale attribuito al Consorzio da Conai, con apposita convenzione ai sensi dell'articolo 224, comma 8 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e versate dal Conai medesimo ai sensi dell'articolo 223, comma 3. Il predetto contributo ambientale costituisce mezzo proprio del Consorzio ed è utilizzato, in via prioritaria, per il ritiro degli imballaggi primari o comunque conferiti al servizio pubblico e, in via accessoria, per l'organizzazione dei sistemi di raccolta, recupero e riciclaggio degli imballaggio secondari e terziari, nel rispetto della libera concorrenza nelle attività di settore;

b) dai proventi delle attività svolte in attuazione di disposizioni di legge e statutarie ed in particolare dai proventi della cessione, nel rispetto dei principi della concorrenza e della corretta gestione ambientale, dei rifiuti di imballaggi .................. e delle eventuali frazioni ad essi similari, ripresi raccolti o ritirati, nonché delle prestazioni di servizi connesse;

c) dai proventi della gestione patrimoniale ivi comprese eventuali liberalità; d) dai contributi versati dai consorziati o da terzi, ed in particolare dall'eventuale contributo annuo previsto al successivo articolo 9, comma 2, lettera i);

e) dall'utilizzazione dei fondi di riserva;

f) dall'eventuale utilizzazione del fondo consortile con le modalità indicate al precedente articolo 5;

g) da eventuali contributi e finanziamenti provenienti da enti pubblici e/o privati;

h) dalla quota aggiuntiva del contributo ambientale eventualmente destinata al Consorzio dal Conai ai sensi dell'articolo 224, comma 3, lettera e) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

i) dalle eventuali somme, diverse da quelle previste all'articolo 14 dello statuto del Conai, versate al Consorzio dal Conai per le finalità consortili

Articolo 74

Diritti e obblighi consortili

1. I consorziati hanno diritto di partecipare, nelle forme previste dal presente statuto, alla definizione delle decisioni del Consorzio in vista del conseguimento degli scopi statutari, ed allo svolgimento delle attività consortili. I consorziati possono fruire dei servizi e delle prestazioni del Consorzio.

2. Il Consorzio accerta il corretto adempimento, da parte dei consorziati, degli obblighi derivanti dalla partecipazione al Consorzio, ed intraprende le azioni necessarie per accertare e reprimere eventuali violazioni a tali obblighi.

3. In caso d'inadempimento degli obblighi consortili, il Consiglio di amministrazione può comminare una sanzione pecuniaria commisurata alla gravità dell'infrazione. Con regolamento consortile, da adottarsi a norma del successivo articolo 19, sono individuate le infrazioni, la misura minima e massima delle sanzioni applicabili e le norme del relativo procedimento. In sede di Assemblea, il consorziato sanzionato non può esercitare il diritto di voto fino all'avvenuto pagamento della sanzione comminata.

4. I consorziati sono, inoltre, obbligati a:

a) concorrere alla costituzione del fondo consortile;

b) versare l'eventuale contributo annuo deliberato dall'Assemblea ai sensi del successivo articolo 9, comma 2, lettera i);

c) trasmettere al Consiglio di amministrazione tutti i dati e le informazioni da questo richiesti e attinenti all'oggetto consortile;

d) sottoporsi a tutti i controlli disposti dal Consiglio di amministrazione al fine di accertare l'esatto adempimento degli obblighi consortili, con modalità che faranno salva la riservatezza dei dati dei consorziati;

e) osservare lo statuto, i regolamenti e le deliberazioni degli organi del Consorzio, che sono vincolanti per tutti i consorziati;

f) favorire gli interessi del Consorzio e non svolgere attività contrastante con le finalità dello stesso. 5. I consorziati tenuti ad aderire al Conai ai sensi dell'articolo 221, comma 2 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, sono obbligati ad indicare al Conai che il Consorzio è il soggetto, costituito ai sensi dell'articolo 221, comma 3, lettera b), del citato decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, al quale partecipano.

Titolo II

Organi

Articolo 8

Organi del Consorzio

1. Sono organi del Consorzio:

(a) l'Assemblea;

(b) il Consiglio di amministrazione;

(c) il Presidente ed, in sua assenza o impedimento, il Vicepresidente;

(d) il Collegio sindacale;

(e) il Direttore generale.

Articolo 95

Composizione e funzioni dell'Assemblea ordinaria

1. Ogni consorziato ha diritto ad un numero di voti nell'Assemblea pari al numero delle proprie quote di partecipazione al Consorzio. Possono esercitare il diritto di voto i consorziati in regola con l'adempimento degli obblighi consortili previsti al precedente articolo 7.

2. L'Assemblea ordinaria:

a) elegge otto componenti del Consiglio di amministrazione;

b) elegge due componenti effettivo e uno supplente del Collegio sindacale;

c) delibera l'affidamento dell'incarico della revisione legale dei conti al Collegio sindacale o ad una società di revisione, ai sensi del successivo articolo 16;

d) approva il bilancio preventivo annuale, accompagnato dai documenti previsti al successivo articolo 18, comma 3, e il bilancio consuntivo annuale accompagnato dai documenti previsti al successivo articolo 18, comma 5;

e) approva i programmi di attività e di investimento del Consorzio;

f) determina il valore unitario delle quote di partecipazione al Consorzio;

g) delibera circa l'eventuale assegnazione di un'indennità di carica al Presidente ed al Vicepresidente, dell'emolumento annuale e/o dell'indennità di seduta ai componenti del Consiglio di amministrazione e del Collegio sindacale;

h) delibera su tutti gli altri argomenti attinenti alla gestione del Consorzio riservati alla sua competenza dal presente statuto o dalla legge e su quelli sottoposti al suo esame dal Consiglio di amministrazione;

i) delibera l'eventuale contributo annuo previsto al precedente articolo 6, comma 1, lettera d), per il perseguimento delle finalità statutarie;

j) approva la relazione sulla gestione, comprendente il programma specifico di prevenzione e di gestione, nonché i risultati conseguiti nel riciclo e nel recupero dei rifiuti di imballaggi, di cui all'articolo 3, comma 9;

k) delibera ogni opportuno provvedimento in merito ai mezzi finanziari menzionati al precedente articolo 6.

Articolo 106

Funzionamento dell'Assemblea ordinaria

1. L'Assemblea è convocata dal Consiglio di amministrazione almeno una volta l'anno per l'approvazione del bilancio.

2. La convocazione ha luogo mediante avviso depositato presso la sede del Consorzio, divulgato attraverso il relativo sito web, e pubblicato su tre quotidiani a diffusione nazionale, di cui uno economico, almeno quindici giorni prima del giorno fissato per l'Assemblea. La convocazione deve indicare l'ordine del giorno, il luogo e la data della prima e, eventualmente, ad almeno ventiquattro ore di distanza da tale data, della seconda convocazione.

3. In alternativa, la convocazione ha luogo a mezzo lettera raccomandata o telefax almeno quindici giorni prima dell'adunanza, salvo il caso di particolare urgenza in cui deve comunque essere osservato il termine minimo di cinque giorni.

4. L'Assemblea è convocata dal Consiglio di amministrazione quando lo ritenga necessario. La convocazione può essere richiesta, con l'indicazione degli argomenti da trattare, anche da un numero di consorziati detentori, sulla base della ripartizione effettuata dall'ultima assemblea, almeno di un quinto di tutte le quote di partecipazione al Consorzio.

5. La convocazione dell'Assemblea può anche avvenire su richiesta dal Collegio sindacale. In tali casi il Consiglio di amministrazione è tenuto a procedere alla convocazione dell'Assemblea entro dieci giorni dalla richiesta.

6. Il consorziato partecipa all'Assemblea in persona del legale rappresentante o di un proprio delegato. Il consorziato può farsi rappresentare con delega scritta, da conservarsi da parte del consorzio. Non sono ammesse più di 20 (venti) deleghe alla stessa persona. Tali limiti non si applicano alle associazioni imprenditoriali di categoria.

7. L'Assemblea è validamente costituita, in prima convocazione, quando i rappresentanti delle imprese consorziate presenti costituiscono più della metà delle quote consortili complessivamente sottoscritte ed, in seconda convocazione, qualunque sia la percentuale di quote consortili rappresentate dai partecipanti.

8. Ogni consorziato esprime nell'Assemblea un numero di voti pari alle proprie quote di partecipazione al Consorzio. Con regolamento consortile adottato a norma del successivo articolo 19 sono determinate le modalità operative volte ad assicurare il rispetto del presente comma.

9. L'Assemblea delibera in sede ordinaria con la maggioranza dei voti presenti, anche per delega.

10. Le assemblee sono presiedute dal Presidente del Consorzio o, in caso di sua assenza o impedimento, dal Vicepresidente ovvero, in assenza del Vicepresidente, dal consigliere più anziano.

11. La rappresentanza può essere conferita per singole assemblee, con effetto anche per la convocazione successiva o per quelle convocate durante un periodo espressamente indicato dal consorziato nella delega, comunque non superiore a tre anni. In mancanza di indicazioni espresse, la delega si intende conferita per la singola assemblea. È sempre ammessa la revoca della delega, che deve essere comunicata per iscritto dal delegante al delegato e al Consorzio.

12. La rappresentanza non può essere conferita agli amministratori, ai sindaci e ai dipendenti del Consorzio.

Articolo 117

Assemblea straordinaria

1. L'Assemblea straordinaria è validamente costituita in prima convocazione quando i rappresentanti dei consorziati presenti rappresentano almeno i due terzi delle quote consortili complessive, e delibera con la maggioranza dei due terzi dei voti presenti, anche per delega. In seconda convocazione e con il medesimo ordine del giorno l'Assemblea straordinaria può deliberare quando i rappresentanti dei consorziati presenti rappresentano almeno la metà delle quote consortili complessive, e le deliberazione devono essere prese con la maggioranza dei voti presenti, anche per delega.

2. L'assemblea straordinaria delibera:

a) sulle modificazioni da apportare al presente statuto. Le deliberazioni di modifica dello statuto sono sottoposte all'approvazione del Ministro dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare e del Ministro per lo sviluppo economico;

b) sull'approvazione dei regolamenti consortili e sulle relative modifiche, secondo quando disposto al successivo articolo 19; c) sull'eventuale scioglimento anticipato del Consorzio nell'ipotesi indicata nel precedente articolo 1 comma 4. In questo ultimo caso trova applicazione quanto disposto al successivo articolo 23.

3. Si osservano per il resto le disposizioni del precedente articolo 10 in materia di Assemblea ordinaria.

Articolo 128 9

Composizione e funzioni del Consiglio d'amministrazione

1. Il Consiglio di amministrazione si compone di nove membri, salvo quanto previsto al comma 3. Uno dei membri è designato dal Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare, e dal Ministero dello sviluppo economico, tra i dipendenti dei detti ministeri. Gli altri otto membri sono eletti dall'assemblea, in rappresentanza dei consorziati, secondo la seguente ripartizione:

— due membri in rappresentanza della categoria dei Produttori (articolo 2, comma 1, lettera a) dello statuto);

— due membri in rappresentanza della categoria dei Trasformatori (articolo 2, comma 1, lettera b) dello statuto);

— due membri in rappresentanza della categoria degli Utilizzatori (articolo 2,

comma 1, lettera c) dello statuto);

— due membri in rappresentanza della categoria dei Recuperatori e Riciclatori (articolo 2, comma 1, lettera d) dello statuto).

2. All'elezione dei membri del Consiglio di amministrazione si procede mediante votazione su liste distinte per ciascuna categoria di Consorziati. I singoli Consorziati votano per i candidati della lista della categoria cui appartengono. Con il regolamento da adottarsi a norma del successivo articolo 19 sono determinate le modalità ed i sistemi di voto.

3. Il Consiglio di amministrazione si considera validamente costituito anche con un numero di componenti inferiore a nove purché risultino eletti i consiglieri in rappresentanza della categoria dei produttori e dei trasformatori qualora si verifichi una delle seguenti condizioni:

a. una categoria di consorziati non elegga per qualsiasi motivo il proprio rappresentante in seno al Consiglio di amministrazione;

b. il Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare, e il Ministero dello sviluppo economico non provvedano, per qualsiasi motivo, alla designazione del consigliere di loro competenza.

4. Alle riunioni del Consiglio di amministrazione partecipano i componenti del Collegio sindacale e, con funzioni consultive, il Direttore generale del Consorzio.

5. Il Consiglio di amministrazione è investito dei più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria del Consorzio ed ha facoltà di compiere tutti ................... gli atti che ritenga opportuni per l'attuazione e il raggiungimento degli scopi consortili. A titolo esemplificativo e non esaustivo il Consiglio di amministrazione:

a. nomina fra i propri componenti il Presidente ed il Vicepresidente;

b. salvo quanto previsto all'articolo 14, comma 2, determina le funzioni ed assegna le deleghe operative al Presidente, al Vicepresidente ed al Direttore generale;

c. convoca l'Assemblea, fissandone l'ordine del giorno;

d. conserva il libro dei consorziati e provvede al suo costante aggiornamento;

e. definisce la ripartizione delle quote assembleari in conformità alle disposizioni del presente statuto e dell'apposito regolamento;

f. redige il bilancio preventivo annuale ed il bilancio consuntivo annuale, da sottoporre all'Assemblea per l'approvazione. I bilanci preventivi e consuntivi devono essere trasmessi al Conai;

g. redige la situazione patrimoniale ai sensi dell'articolo 2615-bis codice civile;

h. redige il bilancio preventivo triennale;

i. definisce annualmente il fabbisogno finanziario del Consorzio ed i criteri di finanziamento e determina l'entità degli eventuali contributi, di cui al precedente articolo 6, comma 1, lettera d), a carico dei consorziati e stabilisce le modalità del relativo versamento, da sottoporre alla delibera dell'Assemblea; predispone e approva la documentazione da fornire al Conai, di accompagnamento alle eventuali richieste di adeguamento del contributo ambientale Conai di cui al comma 8 dell'articolo 224 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;

j. predispone il piano specifico di prevenzione previsto al precedente articolo 3, comma 9, da sottoporre all'Assemblea per l'approvazione;

k. adotta gli schemi di regolamenti consortili, e relative modifiche, da sottoporre all'Assemblea per l'approvazione;

l. adotta il programma pluriennale ed annuale di attività del Consorzio;

m. delibera sulle eventuali proposte di articolazione regionale ed interregionale del Consorzio nonché sulle proposte di accordi e di convenzioni di cui al precedente articolo 3, comma 6;

n. delibera la stipulazione di tutti gli atti e contratti di ogni genere inerenti l'attività consortile e di quelli relativi al rapporto con il personale dipendente ed ai rapporti di prestazione d'opera professionale;

o. delibera su tutte le materie di cui al precedente articolo 3;

p. nomina e revoca il Direttore generale del Consorzio stabilendone il compenso; q. determina l'organico del personale del Consorzio e le modalità della gestione amministrativa interna;

r. delibera sulle richieste di adesione al Consorzio verificando la sussistenza dei requisiti di ammissione e curando la riscossione delle quote e dei contributi dovuti all'atto dell'ammissione. La delibera che respinge la richiesta di ammissione deve essere motivata e comunicata al Conai;

s. vigila sull'esatto adempimento degli obblighi dei consorziati nei confronti del Consorzio e determina l'irrogazione di eventuali sanzioni e la relativa entità;

t. autorizza il Presidente o il Vicepresidente a conferire procure per singoli atti o categorie di atti;

u. compie tutti gli atti e le operazioni di ordinaria e straordinaria amministrazione, fatta eccezione soltanto per quelli che, per disposizione di legge o del presente statuto, siano riservati ad altri organi del Consorzio;

v. delibera su atti e iniziative opportuni per assicurare il necessario coordinamento con le pubbliche amministrazioni, il Conai, gli altri Consorzi e soggetti associativi costituiti ed operanti ai sensi degli articoli 223 e 224 del citato decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;

w. delibera sull'esclusione dei consorziati;

x. approva le candidature da sottoporre all'assemblea del Conai per l'elezione dei componenti del relativo Consiglio di amministrazione ai sensi dello statuto e del regolamento Conai;

y. approva il testo dell'allegato tecnico relativo agli imballaggi ..................... dell'accordo di programma quadro stipulato dal Conai con l'Associazione nazionale Comuni italiani (Anci), con l'Unione delle Province italiane (Upi) o con i soggetti o forme associative previsti dall'articolo 224, comma 5, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;

z. approva il testo della convenzione da stipularsi con il Conai per l'attribuzione del contributo ambientale, quale prevista dall'articolo 224, comma 8, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

6. Il Consiglio di amministrazione può:

a. avvalersi del supporto consultivo delle associazioni rappresentative dei settori imprenditoriali di riferimento dei consorziati;

b. delegare alle medesime associazioni di cui alla lettera a) lo svolgimento di determinate attività.

7. Nei limiti di quanto indicato al presente articolo, il Consiglio di amministrazione può delegare al Presidente e al Vicepresidente talune delle proprie attribuzioni, determinando i limiti della delega. Il Consiglio di amministrazione può altresì affidare al Presidente o al Vicepresidente o al Direttore generale, specifici incarichi.

8. Non possono essere oggetto di delega la redazione del bilancio e gli altri adempimenti indicati alla lettera f.

Articolo 1310

Funzionamento del Consiglio di amministrazione

1. I componenti del Consiglio di amministrazione durano in carica tre esercizi e scadono alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica. I componenti del Consiglio di amministrazione sono rieleggibili. La cessazione degli amministratori per scadenza dei termini ha effetto dal momento in cui il Consiglio di amministrazione è stato ricostituito.

2. In caso di cessazione dalla carica per qualsiasi causa di un componente del Consiglio di amministrazione, gli altri provvedono a sostituirlo esclusivamente tramite cooptazione di altro consigliere in rappresentanza della categoria di appartenenza del predecessore, con apposita deliberazione, sentito il Collegio sindacale, al fine di consentire il rispetto del criterio di rappresentatività indicato nel precedente articolo 12, comma 1. Il consigliere così nominato resta in carica fino alla Assemblea successiva.

3. Qualora, per qualunque ragione, venga a cessare dalla carica la metà o più dei consiglieri, quelli rimasti in carica convocano d'urgenza l'Assemblea affinché provveda alla sostituzione dei consiglieri cessati. Se vengono a cessare tutti i consiglieri, l'Assemblea per la ricostituzione dell'organo è immediatamente convocata dal Collegio sindacale o, in mancanza, anche da un solo consorziato.

4. Il diritto di revoca dei consiglieri, ad eccezione del consigliere di nomina ministeriale, spetta all'Assemblea; tale diritto può essere esercitato solo per giusta causa.

5. Il Consiglio di amministrazione è convocato mediante invito scritto dal Presidente e, in caso di assenza od impedimento, dal Vicepresidente almeno ogni trimestre e tutte le volte in cui vi sia materia per deliberare, oppure quando ne sia fatta richiesta da almeno due consiglieri. In tale ultimo caso il Consiglio viene convocato entro venti giorni dal ricevimento della richiesta.

6. La convocazione deve essere fatta per iscritto, con lettera raccomandata o fax o e-mail, e deve indicare l'ordine del giorno, il luogo e la data della riunione. La convocazione deve pervenire ai consiglieri almeno sette giorni prima dell'adunanza o, in caso di urgenza, almeno due giorni prima.

7. Le riunioni del Consiglio di amministrazione, se regolarmente convocate, sono valide quando vi sia la presenza di almeno cinque componenti, salvo il caso in cui il Consiglio di amministrazione sia validamente costituito con la sola presenza dei quattro componenti designati dai produttori e dai trasformatori secondo quanto previsto dall'articolo 12, comma 3. La riunione si considera altresì valida allorché, anche in assenza di formale convocazione, sono presenti tutti gli amministratori e tutti i componenti effettivi del Collegio sindacale.

8. Le riunioni del Consiglio possono avere luogo sia nella sede del Consorzio sia altrove purché in Italia. Le adunanze del Consiglio di amministrazione possono tenersi anche per teleconferenza o videoconferenza, a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati e sia loro consentito seguire la discussione ed intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati. Verificati questi requisiti, il Consiglio di amministrazione si considera tenuto nel luogo in cui si trova chi presiede ai sensi del successivo comma 10, e dove pure deve trovarsi il segretario, onde consentire la stesura e la sottoscrizione del verbale scritto sul libro.

9. Per la validità delle deliberazioni è necessario il voto favorevole della maggioranza dei componenti, salvo quanto previsto al comma 7.

10. Le riunioni del Consiglio di amministrazione sono presiedute dal Presidente o, in caso di assenza o di impedimento, dal Vicepresidente o dal consigliere all'uopo nominato dallo stesso Consiglio in caso di assenza del Vicepresidente.

11. Ai consiglieri spetta il rimborso delle spese di viaggio e di soggiorno, se deliberato dall'Assemblea ai sensi di quanto previsto al precedente articolo 9, comma 2, lettera g).

12. Il verbale della riunione del Consiglio è redatto dal segretario del Consiglio di amministrazione nominato dal Presidente, che assiste alle riunioni. Il verbale della riunione del Consiglio è sottoscritto da chi lo presiede e dal segretario.

13. Non è ammessa la delega neanche ad un altro componente del Consiglio.

14. Gli amministratori sono tenuti ad esercitare le loro funzioni nell'esclusivo interesse del Consorzio ed in maniera imparziale ed indipendente.

Articolo 1411

Presidente e Vicepresidente

1. Il Presidente ed il Vicepresidente del Consorzio sono nominati dal Consiglio di amministrazione fra i propri componenti e durano in carica fino alla cessazione del Consiglio di amministrazione che li ha nominati.

2. Qualora il Presidente cessi anticipatamente dalla carica, il nuovo Presidente è scelto tra gli amministratori eletti nella quota riservata alla sua stessa categoria. Il nuovo Presidente dura in carica fino al termine del triennio iniziato dal suo predecessore.

3. Spetta al Presidente:

a) la rappresentanza legale del Consorzio nei confronti dei terzi ed in giudizio, con facoltà di promuovere azioni ed istanze innanzi ad ogni autorità giurisdizionale, anche arbitrale, ed amministrativa;

b) la firma consortile;

c) la presidenza delle riunioni del Consiglio di amministrazione e dell'Assemblea;

d) la rappresentanza del Consorzio nei rapporti con le pubbliche amministrazioni;

e) l'attuazione alle deliberazioni adottate dal Consiglio di amministrazione;

f) la vigilanza sulla tenuta e sulla conservazione dei documenti ed in particolare dei verbali delle adunanze dell'Assemblea e del Consiglio di amministrazione;

g) accertare che si operi in conformità agli interessi del Consorzio;

h) conferire, previa autorizzazione del Consiglio di amministrazione, procure per singoli atti o categorie di atti.

4. In caso di assoluta urgenza e di conseguente impossibilità di convocare utilmente il Consiglio di amministrazione, il Presidente o altro soggetto delegato può adottare temporaneamente i provvedimenti più opportuni; in tal caso è tenuto a sottoporli alla ratifica del Consiglio di amministrazione alla prima riunione utile.

5. In caso di assenza dichiarata od impedimento le funzioni attribuite al Presidente sono svolte dal Vicepresidente.

6. I compiti e le funzioni del Vicepresidente sono stabiliti dal Consiglio di amministrazione.

Articolo 1512

Collegio sindacale

1. Il Collegio sindacale è composto di tre membri effettivi e due supplenti. Uno dei componenti effettivi e uno dei supplenti sono designati dal Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare e dal Ministero dello sviluppo economico, tra i dipendenti dei detti Ministeri. Gli altri componenti effettivi e supplenti sono eletti dall'assemblea tra professionisti iscritti al registro dei revisori contabili.

2. I sindaci restano in carica tre esercizi, scadono alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica e sono rieleggibili.

3. In caso di cessazione dalla carica per qualsiasi causa, la relativa sostituzione ha luogo a mezzo dei sindaci supplenti. Il sindaco nominato in sostituzione resta in carica fino all'Assemblea successiva.

4. Il diritto di revoca dei sindaci spetta all'Assemblea che lo esercita per giusta causa.

5. Il Collegio sindacale:

i. controlla la gestione del Consorzio;

ii. vigila sull'osservanza della legge, del presente statuto e del regolamento consortile, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dal Consorzio e sul suo concreto funzionamento;

iii. redige annualmente la relazione di competenza a commento del bilancio consuntivo.

6. I sindaci partecipano alle sedute dell'Assemblea ed alle riunioni del Consiglio di amministrazione. Possono, inoltre chiedere agli amministratori notizie sull'andamento delle operazioni consortili o su determinati affari e possono procedere, anche individualmente, ad atti di ispezione e di controllo.

7. Ai sindaci spetta il rimborso delle spese di viaggio e di soggiorno, se deliberato dall'Assemblea ai sensi di quanto previsto al precedente articolo 9, comma 2, lettera g).

8. Le riunioni del Collegio sindacale possono svolgersi in teleconferenza o in videoconferenza nel rispetto di quanto previsto in proposito al precedente articolo 13, comma 8.

Articolo 1613

Revisione legale dei conti

1. Il controllo contabile sul Consorzio è esercitato dal Collegio sindacale o da una società di revisione legale iscritta nell'apposito registro.

2. Il Collegio sindacale o la società incaricata della revisione legale:

a) esprimono con apposita relazione un giudizio sul bilancio di esercizio;

b) verificano nel corso dell'esercizio la regolare tenuta della contabilità sociale e la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili.

3. La relazione, redatta in conformità ai principi di cui all'articolo 11 del Dlgs 27 gennaio 2010, n. 39, comprende:

a) un paragrafo introduttivo che identifica i conti annuali o consolidati sottoposti a revisione legale e il quadro delle regole di redazione applicate dalla società;

b) una descrizione della portata della revisione legale svolta con l'indicazione dei principi di revisione osservati;

c) un giudizio sul bilancio che indica chiaramente se questo è conforme alle norme che ne disciplinano la redazione e se rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico dell'esercizio;

d) eventuali richiami di informativa che il revisore sottopone all'attenzione dei destinatari del bilancio, senza che essi costituiscano rilievi;

e) un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio.

4. Nel caso in cui il revisore esprima un giudizio sul bilancio con rilievi, un giudizio negativo o rilasci una dichiarazione di impossibilità di esprimere un giudizio, la relazione illustra analiticamente i motivi della decisione.

5. La relazione è datata e sottoscritta dal responsabile della revisione.

6. La società di revisione legale ha diritto a ottenere dagli amministratori documenti e notizie utili all'attività di revisione legale e può procedere ad accertamenti, controlli ed esame di atti e documentazione.

7. L'Assemblea determina ogni triennio l'affidamento della revisione legale.

8. L'Assemblea, su proposta motivata del Collegio sindacale, conferisce l'incarico di revisione legale dei conti e determina il corrispettivo spettante alla società di revisione legale per l'intera durata dell'incarico e gli eventuali criteri per l'adeguamento di tale corrispettivo durante l'incarico.

9. L'incarico ha la durata di tre esercizi, con scadenza alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio dell'incarico.

10. L'Assemblea revoca l'incarico alla società di revisione legale, sentito il Collegio sindacale, quando ricorra una giusta causa, provvedendo contestualmente a conferire l'incarico ad altra società di revisione legale secondo le modalità del comma 8. Non costituisce giusta causa di revoca la divergenza di opinioni in merito a un trattamento contabile o a procedure di revisione.

11. Si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni del Capo IV del Dlgs 27 gennaio 2010, n. 39.

Articolo 1714

Direttore generale

1. L'incarico di Direttore generale è conferito dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Presidente, a persona che abbia maturato significative esperienze di tipo manageriale.

2. Il rapporto di lavoro del Direttore generale è regolato dal contratto di diritto privato.

3. Le funzioni e le deleghe del direttore generale sono determinate dal Consiglio di amministrazione. In ogni caso il Direttore generale:

a) coadiuva il Presidente nell'esecuzione delle deliberazioni degli Organi consortili;

b) effettua le operazioni correnti amministrative, civili, commerciali e fiscali, queste ultime anche con riguardo all'eventuale contenzioso, necessarie per assicurare il buon funzionamento del Consorzio;

c) gestisce i rapporti con le banche e gli enti previdenziali;

d) assume, nel rispetto dell'organico stabilito dal Consiglio di amministrazione, il personale dipendente ivi inclusi i dirigenti. L'assunzione ed il licenziamento dei dirigenti sono soggetti alla preventiva autorizzazione del Consiglio di amministrazione;

e) cura, in accordo con il Presidente, i rapporti ordinari con i consorziati, le istituzioni, le autorità, il Conai, gli altri consorzi e soggetti previsti dagli articoli 223 e 221, lettere a) e c), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, gli altri terzi.

4. Il Direttore generale partecipa alle riunioni dell'Assemblea e del Consiglio di amministrazione, senza diritto di voto.

5. Il Direttore generale firma la corrispondenza del Consorzio, salva altresì la possibilità di ricevere dal Presidente, a ciò autorizzato dal Consiglio di amministrazione, specifiche procure per singoli atti o categorie di atti.

Titolo III

Disposizioni generali, finanziarie transitorie e finali

Articolo 1815

Esercizio finanziario — Bilancio

1. L'esercizio finanziario del Consorzio ha inizio il 1° gennaio e termina il 31 dicembre di ogni anno.

2. Entro quattro mesi dalla chiusura di ciascun esercizio, il Consiglio di amministrazione deve convocare l'assemblea ordinaria per l'approvazione del bilancio consuntivo e del bilancio preventivo. La convocazione può avvenire nel termine di sei mesi dalla chiusura dell'esercizio, qualora particolari esigenze lo richiedano; in tale ultima ipotesi gli amministratori sono tenuti a comunicare le ragioni che giustificano la convocazione nel più ampio termine di sei mesi.

3. Il bilancio preventivo è accompagnato da:

a) una relazione illustrativa sui programmi di attività da realizzare nell'esercizio;

b) una relazione sulle differenze di previsione in rapporto all'esercizio precedente.

4. Contestualmente al bilancio preventivo annuale, il Consiglio di amministrazione delibera il bilancio preventivo triennale.

5. I documenti menzionati ai precedenti commi 2, 3 e 4 devono restare depositati presso la sede del Consorzio in modo da consentire a ciascun consorziato di prenderne visione almeno dieci giorni prima dello svolgimento dell'Assemblea.

6. Il bilancio consuntivo è costituito dal conto economico e dallo stato patrimoniale del Consorzio ed è accompagnato dalla nota integrativa e dalla relazione sulla gestione.

7. I progetti di bilancio devono essere comunicati al soggetto incaricato della revisione legale dei conti e al Collegio sindacale almeno trenta giorni prima della riunione dell'Assemblea convocata per la loro approvazione.

8. Il bilancio preventivo ed il bilancio consuntivo sono trasmessi al Conai.

9. Le norme specifiche di amministrazione, finanza e contabilità sono definite nel regolamento adottato ai sensi del successivo articolo 19.

10. È vietata la distribuzione degli avanzi di gestione alle imprese consorziate.

Articolo 19

Regolamenti consortili

1. Per l'applicazione del presente statuto ed ai fini dell'organizzazione del Consorzio e dello svolgimento delle sue attività il Consiglio di amministrazione adotta uno o più schemi di regolamenti consortili e li sottopone all'Assemblea straordinaria per l'approvazione.

2. I regolamenti approvati dall'Assemblea straordinaria, e le relative modifiche, sono comunicati al Mattm ed al Mise. Tali Ministeri, qualora accertino che le norme regolamentari sono in contrasto con le disposizioni del presente statuto, possono in ogni momento richiedere al Consorzio di adottare le necessarie modifiche.

3. Nel regolamento sono indicati eventuali ulteriori documenti o libri che, in aggiunta a quelli previsti per legge, debbano essere conservati obbligatoriamente, tra i quali necessariamente deve risultare il libro dei consorziati.

Articolo 2016

Rapporti con il Consorzio nazionale imballaggi – Conai

1. Il Consorzio svolge le proprie attività in stretto collegamento ed in costante collaborazione con il Conai, come previsto dai principi e con le modalità indicati nella Parte IV del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

2. A tal fine, tra l'altro, il Consorzio:

a) comunica regolarmente a Conai i nominativi dei propri iscritti e le relative variazioni, al fine di consentire le opportune verifiche sulla partecipazione dei medesimi a Conai;

b) interagisce costantemente con Conai, eventualmente anche attraverso la stipula di apposite convenzioni, allo scopo di verificare la regolare riscossione del Contributo ambientale dovuto dai propri iscritti.

c) provvede, nei termini di legge, agli adempimenti indicati al precedente articolo 3, commi 9 e 10, nei casi e con le modalità ivi previsti.

3. Il Consorzio partecipa alle assemblee di Conai in rappresentanza dei propri consorziati, ad esclusione di quei consorziati che partecipino in proprio o che abbiano conferito apposita delega a terzi.

Articolo 2117

Rapporti con gli altri consorzi, con gli utilizzatori e loro organizzazioni

1. Il Consorzio svolge le proprie attività in stretto collegamento ed in costante collaborazione con gli altri consorzi ed i soggetti associativi previsti all'articolo 223 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. In particolare, il Consorzio si impegna ad elaborare, nelle forme più opportune, forme di concertazione permanente per tutto ciò che attiene alle materie di interesse dei produttori.

2. Il Consorzio collabora altresì con gli altri produttori, con gli utilizzatori e/o con le loro organizzazioni di categoria, per le materie di comune interesse.

Articolo 22

Ingresso, recesso ed esclusione dei consorziati

1. I soggetti giuridici appartenenti alle categorie indicate al precedente articolo 2 possono chiedere di aderire al Consorzio inviando domanda scritta di adesione al Consiglio di amministrazione con la quale devono dichiarare di possedere i requisiti ivi previsti e di essere a conoscenza delle disposizioni del presente statuto, dei regolamenti consortili e di tutte le altre disposizioni regolamentari vincolanti per il Consorzio.

2. Il Consiglio di amministrazione, previa indicazione dei dati e delle informazioni che l'aspirante consorziato deve fornire contestualmente o successivamente alla domanda, delibera sulla richiesta. La richiesta di adesione può essere respinta nel caso in cui il richiedente non abbia i requisiti per l'ammissione al Consorzio secondo quanto previsto dall'articolo 2, ovvero in presenza di giustificate e comprovate ragioni. La decisione di rigetto della richiesta di adesione deve essere comunicata a Conai.

3. Le imprese iscritte nelle categorie dei Produttori e dei Trasformatori possono recedere dal Consorzio in presenza di uno dei presupposti di seguito indicati:

a) cessazione dell'attività;

b) variazione dell'oggetto sociale o dell'attività con cessazione della produzione di materia prima o di imballaggi e relativi semilavorati;

c) adozione o partecipazione ad altro sistema alternativo istituito ai sensi dell'articolo 221, comma 3, lettere a) o c) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 debitamente autorizzato ai sensi di legge.

4. Nei casi indicati nelle lettere a) e b) i consorziati possono recedere previa comunicazione da inviarsi al Consiglio di amministrazione almeno sei mesi prima della fine dell'esercizio annuale. Il consorziato è tenuto al versamento dell'eventuale contributo per l'anno in corso.

5. Nei casi indicati nella lettera c) il recesso è efficace solo dal momento in cui, intervenuto il riconoscimento, il Mattm accerta il corretto funzionamento del sistema alternativo e ne dà comunicazione al Consorzio ai sensi e per gli effetti dell'articolo 221 comma 5 del suddetto decreto legislativo. Tale comunicazione è inviata per conoscenza al Conai.

6. Le imprese iscritte nelle categorie degli Utilizzatori e dei Recuperatori e Riciclatori possono recedere liberamente dal Consorzio, previa comunicazione da inviare al Consiglio di amministrazione almeno sei mesi prima della fine dell'esercizio annuale. Il consorziato è tenuto al versamento dell'eventuale contributo dovuto per l'anno in corso.

7. Il Consiglio di amministrazione può deliberare l'esclusione dal Consorzio se il consorziato perde i requisiti per l'ammissione al Consorzio, se è sottoposto a procedure concorsuali che non comportino la continuazione dell'esercizio, anche provvisorio, dell'impresa e in ogni altro caso in cui non può più partecipare alla realizzazione dell'oggetto consortile.

8. Il regolamento di cui all'articolo 19 può prevedere e disciplinare altre esclusioni dal Consorzio per i casi in cui il consorziato si rende responsabile di gravi violazioni agli obblighi derivanti dalla sua partecipazione al Consorzio medesimo.

9. Una volta deliberata dal Consiglio di amministrazione, l'esclusione ha effetto immediato e deve essere comunicata, entro quindici giorni, al consorziato e al Conai, anche ai fini della verifica dell'adempimento degli obblighi previsti nella Parte IV del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, Titolo II.

10. Il Consorzio comunica al Conai i nominativi dei consorziati che hanno cessato di fare parte del Consorzio stesso.

11. Non si procede alla liquidazione della quota e nulla è dovuto a qualunque titolo al consorziato receduto o escluso.

Articolo 23

Liquidazione — Scioglimento del Consorzio

1. Qualora il Consorzio si sciolga e sia posto in liquidazione, l'Assemblea straordinaria provvede alla nomina di uno o più liquidatori determinandone i poteri, e delibera sulla destinazione del patrimonio rimanente una volta effettuato il pagamento di tutte le passività.

2. La destinazione del patrimonio avviene nel rispetto delle indicazioni impartite dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, e del Ministero dello sviluppo economico, in conformità alle norme applicabili.

Articolo 24

Vigilanza

1. L'attività del Consorzio è sottoposta alla vigilanza del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, e del Ministro per lo sviluppo economico, anche ai sensi e per gli effetti dell'articolo 2619 del Codice civile.

2. In caso di gravi irregolarità nella gestione del Consorzio o di impossibilità di normale funzionamento degli organi consortili, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, e il Ministro per lo sviluppo economico possono disporre lo scioglimento di uno o più organi e la nomina di un commissario incaricato di procedere alla loro ricostituzione, e se non è possibile procedere alla ricostituzione di detti organi possono disporre la nomina di un commissario incaricato della gestione del Consorzio.

Articolo 25

Norma finale

1. Per tutto quanto non espressamente disposto si applicano, in quanto compatibili, le norme del Codice civile e le altre comunque regolanti la materia.

Note ufficiali

1.

(*) La categoria "fornitori di materiali di imballaggio" comprende i produttori e gli importatori di materie prime di imballaggio. Alcuni Consorzi nel corso del procedimento di istruttoria (ad esempio Rilegno) hanno segnalato la difficoltà di individuare le componenti produttori e importatori di materia prima di imballaggio; si ritiene, comunque, che la categoria "fornitori di materiali di imballaggio" sia di portata sufficientemente generale per consentire ai singoli consorzi la necessaria flessibilità per tener conto della specificitá delle singole filiere nella individuazione dei produttori e degli importatori che possono rientrare in detta categoria.

2.

(**) In questa categoria sono compresi anche gli "importatori di imballaggi vuoti" , in quanto anche questi soggetti immettono per la prima volta imballaggi sul mercato nazionale.

3.

In relazione a quanto emerso nel corso dell'istruttoria, al fine di garantire la flessibilità necessaria alla specificità delle singole filiere, la presente ripartizione delle quote Consortili può essere considerata indicativa. Nell'ambito della propria autonomia organizzativa le singole filiere potranno convenire una diversa ripartizione con l'unico vincolo del rispetto dei principi della disciplina di settore che attribuisce ai produttori e agli utilizzatori l'obbligo di conseguire gli obiettivi di legge, attribuisce agli stessi l'eventuale conseguente responsabilità nel caso in cui tali obiettivi non siano conseguiti, e individua nei produttori i soggetti tenuti ad assumere le necessarie misure organizzative di attuazione degli obblighi di legge. Inoltre, ai recuperatori e riciclatori che intendano partecipare al Consorzio deve essere riconosciuta una quota idonea a garantire una posizione dialettica di controllo sulla gestione delle risorse e delle attività.

4.

I consorzi possono precisare, integrare e modificare le disposizioni del presente articolo, nel rispetto del Dlgs 152/2006 e per una migliore attuazione dello stesso

5.

Fermo il numero massimo dei componenti del Cda, i consorzi possono precisare, integrare e modificare le disposizioni del presente articolo, nel rispetto del Dlgs 152/2006 e per una migliore attuazione dello stesso.

6.

I consorzi possono precisare, integrare e modificare le disposizioni del presente articolo, nel rispetto del Dlgs 152/2006 e per una migliore attuazione dello stesso.

7.

I consorzi possono precisare, integrare e modificare le disposizioni del presente articolo, nel rispetto del Dlgs 152/2006 e per una migliore attuazione dello stesso.

8.

Fermo il numero dei componenti il Cda designati dai consorziati e il componente designato dai Ministeri vigilanti, i Consorzi possono precisare, integrare e modificare le disposizioni del presente articolo, nel rispetto del Dlgs 152/2006 e per una migliore attuazione dello stesso.

9.

Il numero dei componenti del Cda indicato per ciascuna categoria é il numero massimo all'interno del quale è lasciata autonomia di scelta ai singoli consorzi, salvo il vincolo di legge che il numero dei componenti del Cda espressione dei riciclatori/recuperatori deve essere uguale al numero dei componenti del Cda espressione dei produttori di materia prima di imballaggio. La scelta deve inoltre essere coerente con i principi che attribuiscono ai produttori (fornitori di materiali di imballaggio, fabbricanti, trasformatori e importatori di materia prima e di imballaggi vuoti) e agli utilizzatori gli obblighi e la responsabilità di conseguire gli obiettivi di recupero e di riciclaggio. Deve inoltre essere rispettata la disposizione legislativa che impone un numero di Consiglieri di amministrazione espressione dei recuperatori/riciclatori uguale al numero dei Consiglieri di amministrazione espressione dei produttori di materia prima di imballaggio.

10.

I consorzi possono precisare, integrare e modificare le disposizioni del presente articolo, nel rispetto del Dlgs 152/2006 e per una migliore attuazione dello stesso.

11.

I consorzi possono precisare, integrare e modificare le disposizioni del presente articolo, nel rispetto del Dlgs 152/2006 e per una migliore attuazione dello stesso.

12.

(*) Fermi il numero, la composizione e la designazione dei componenti del Collegio sin

dacale, i consorzi possono precisare, integrare e modificare le disposizioni del presente articolo, nel rispetto del DLgs 152/2006 e per una migliore attuazione dello stesso.

13.

I consorzi possono precisare, integrare e modificare le disposizioni del presente articolo, nel rispetto del DLgs 152/2006 e per una migliore attuazione dello stesso.

14.

I consorzi possono precisare, integrare e modificare le disposizioni del presente articolo, nel rispetto del Dlgs 152/2006 e per una migliore attuazione dello stesso.

15.

I consorzi possono precisare, integrare e modificare le disposizioni del presente articolo, nel rispetto del Dlgs 152/2006 e per una migliore attuazione dello stesso.

16.

I consorzi possono precisare, integrare e modificare le disposizioni del presente articolo, nel rispetto del DLgs 152/2006 e per una migliore attuazione dello stesso.

17.

I consorzi possono precisare, integrare e modificare le disposizioni del presente articolo, nel rispetto del DLgs 152/2006 e per una migliore attuazione dello stesso.

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