Eurostat, Emission trading abbatte combustibili fossili
Cambiamenti climatici (Attualità)
In base al comunicato 6/4/2020 dell'Istituto di statistica Ue nel 2019, anno precedente l'introduzione delle misure anti Covid-19, le emissioni di Co2 da uso di energia erano diminuite del 4,3 rispetto al 2018.
La diminuzione del consumo di combustibili fossili (principalmente petrolio e prodotti petroliferi, carbone, torba e gas naturale) rilevato in Europa rispetto al 2018, e che ha comportato una diminuzione delle emissioni di CO2, è dovuto all'aumento del prezzo delle quote nell'ambito del sistema "Emission trading" (sistema scambio quote gas serra) nell'Ue (> 25 € / t CO2), che ha reso economicamente meno vantaggioso l'utilizzo di combustibili fossili per la produzione di elettricità. Per compensare il ridotto utilizzo di combustibili solidi, per la produzione di elettricità i Paesi Ue hanno utilizzato più fonti energetiche rinnovabili o hanno importato l'elettricità da altri Paesi.
Secondo le stime Eurostat i Paesi che hanno rilevato una maggiore diminuzione di emissioni di Co2 sono Estonia (-22.1%), Danimarca (-9.0%), Grecia e Slovacchia (-8.9%each), Portogallo (-8.7%) e Spagna(-7.2%), mentre un aumento è stato stimato per quattro Stati membri: Lussemburgo (+ 7. 5%), Austria (+2.8%), Malta (+2.0%) e Lituania (+1.6%)
Emission trading (Eu Ets) - Modifica della direttiva 2003/87/Ce per sostenere una riduzione delle emissioni più efficace sotto il profilo dei costi e promuovere investimenti a favore di basse emissioni
Perfezionamento e estensione del sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità - Emission trading - Attuazione della direttiva 2009/29/Ce - Abrogazione Dlgs 216/2006
Istituzione di un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra - Emission trading system (Eu Ets)
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