Acque, legittima irrogazione sanzioni amministrative da Provincia
Acque (Giurisprudenza)
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La sanzione amministrativa per scarico non autorizzato può essere irrogata dalla Provincia delegata dalla Regione per legge, anche se il Dlgs 152/2006 assegna la competenza alla Regione.
Così ha deciso la Corte di Cassazione nella ordinanza 20 febbraio 2020, n. 4459 ha confermato la legittimità dell'ordinanza-ingiunzione irrogata ex articolo 133, Dlgs 152/2006 dalla Provincia al gestore di un impianto di depurazione di reflui urbani di un Comune della Liguria che era privo di autorizzazione ai sensi dell'articolo 124 del Dlgs 152/2006. Il gestore contestava la legittimità della Provincia all'irrogazione della sanzione dato che il Dlgs 152/2006 rispetto al previgente Dlgs 152/1999 assegna esclusivamente alla Regione la potestà di irrogare le sanzioni amministrative in violazione della "disciplina acque".
La Cassazione ha però ricordato la presenza di una legge regionale previgente al Dlgs 152/2006 che legittimamente (sub vecchio Dlgs 152/1999) delegava alla Provincia il potere sanzionatorio. Tale legge, secondo i Giudici non può ritenersi implicitamente abrogata dalla sopravvenuta disciplina nazionale. Decisivo è sia il dato normativo, l'articolo 133 del Dlgs 152/2006 lascia salve le attribuzioni affidate dalla legge ad altre Autorità, sia il dato sistematico del Dlgs 152/2006, Parte III, che attribuisce e Regioni ed Enti locali ampi poteri normativi e amministrativi in materia.
Acque - Autorizzazione - Articolo 124, Dlgs 152/2006 - Scarico domestico senza autorizzazione - Illecito amministrativo - Ordinanza-ingiunzione di irrogazione di sanzioni amministrative - Articolo 133, Dlgs 152/2006 - Competenza - Articolo 135, Dlgs 152/2006 - In capo alla Regione o Provincia autonoma - Sussistenza - Legge regionale previgente al Dlgs 152/2006 che assegna la competenza all'irrogazione delle sanzioni in capo alla Provincia - Implicita abrogazione da parte del Dlgs 152/2006 - Esclusione
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