Rifiuti urbani, nel 2018 "boom" di esportazioni
Rifiuti (Attualità)
L'esportazione dei rifiuti urbani è aumentata tra il 2017 e il 2018 del 31% e ora riguarda poco meno del 2% dei rifiuti urbani prodotti sul territorio nazionale. Friuli Venezia Giulia (27%) e Campania (22%) fanno la parte del leone.
Stando ai dati contenuti nel Rapporto Rifiuti Urbani ed. 2019 (dati 2018) presentato dall'Ispra il 10 dicembre 2019, il 45% delle 500mila tonnellate di rifiuti esportati fuori dall'Italia è costituito da combustibile soli secondario. Calano invece le importazioni di rifiuti (— 8%), in particolare di plastica, vetro e abbigliamento.
A livello generale, il rapporto evidenzia che nel 2018, dopo sei anni di decrescita, la produzione nazionale di rifiuti urbani è tornata a crescere (+ 2% rispetto al 2017, pari al +2,2% pro capite), tornando così a superare i 30 milioni di tonnellate annuali. Ad eccezione di Marche, Molise e Sicilia, tutte le Regioni italiane hanno registrato un aumento della produzione dei rifiuti urbani.
Cresce, sempre rispetto al 2017, anche la raccolta differenziata (+ 2,6%) e raggiunge quota 58,1% (+ 25% negli ultimi 10 anni). L'organico si conferma in testa alla classifica come la frazione più raccolta in maniera differenziata e per numero di impianti di trattamento dedicati (339 su 646 impianti di gestione dei rifiuti urbani attivi).
Per informazioni: sito ufficiale Ispra
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte IV - Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati
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