Ddl "SalvaMare" (dai rifiuti), testo in Assemblea il 23/9/2019
Rifiuti (Normativa in Cantiere)
Inizia il 23 settembre 2019 l'esame davanti all'Assemblea della Camera del Ddl "SalvaMare" che agevola la raccolta dei rifiuti marini da parte dei pescatori.
Il disegno di legge di iniziativa del Governo disciplina la gestione e il riciclo dei rifiuti accidentalmente raccolti in mare a mezzo delle reti durante le operazioni di pesca ovvero con qualunque altro mezzo, e dei rifiuti raccolti volontariamente. I rifiuti pescati sono equiparati ai rifiuti prodotti dalle navi. Il conferimento di tali rifiuti all'impianto portuale di raccolta è gratuito e si configura quale deposito temporaneo.
Al fine di evitare che i costi della gestione di questi rifiuti gravino esclusivamente sui pescatori e sugli utenti dei porti è previsto che questi siano coperti con una specifica componente della tassa sui rifiuti (Tari) o della Tasi.
Per promuovere il riciclaggio della plastica, nel rispetto dei criteri di gestione dei rifiuti ex articolo 179 del Dlgs 152/2006, si prevede che il Ministero dell'ambiente con apposito regolamento stabilisca criteri e modalità per cui i rifiuti raccolti cessano di essere qualificati come tali ("End of waste") ai sensi dell'articolo 184-ter, Dlgs 152/2006.
E' infine prevista l'attribuzione di una certificazione ambientale agli imprenditori ittici che si impegnino a utilizzare materiali a ridotto impatto ambientale, partecipino a campagne di pulizia del mare o conferiscano rifiuti pescati.
Approvato dalla Camera il 24 ottobre 2019 - Trasmesso al Senato il 25 ottobre 2019
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte IV - Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati
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