Opere idriche, definita disciplina del Fondo di garanzia statale
Acque (Normativa Vigente)
Il Governo ha individuato gli interventi prioritari e i criteri di utilizzo del Fondo di garanzia destinato ad assicurare gli interventi di potenziamento delle infrastrutture idriche su tutto il territorio nazionale.
Il Fondo di garanzia delle opere idriche, in base a quanto stabilito dal Dpcm 30 maggio 2019, sosterrà la finanziabilità degli investimenti, nel rispetto delle modalità di gestione che saranno definite dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), attraverso la concessione di garanzie prestate direttamente a favore dei gestore titolati del servizio idrico integrato e dei gestori/concessionari per le grandi e le piccole dighe o, in alternativa, attraverso la concessione di garanzie dirette di rimborso del credito vantato dai soggetti finanziatori o investitori nei confronti dei gestori.
Le garanzie saranno destinate, con priorità per l'uso potabile, alla realizzazione degli interventi previsti nel Piano nazionale idrico, degli interventi non ancora finanziati e avviati che si qualifichino come necessari per l'adeguamento delle infrastrutture idriche ai parametri di qualità tecnica fissati dall’Arera e degli interventi riguardanti piccole dighe non inseriti nel Piano nazionale.
Il Fondo di garanzia, istituito dalla legge 221/2015 ("Green economy") al fine di potenziare le infrastrutture idriche, ivi comprese le reti di fognatura e depurazione, in tutto il territorio nazionale, è alimentato tramite una specifica componente della tariffa del servizio idrico integrato, da indicare separatamente in bolletta.
Individuazione degli interventi prioritari e dei criteri di utilizzo del Fondo di garanzia delle opere idriche
Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di Green Economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali - Ex "Collegato ambientale" alla legge di stabilità 2014
Quadro per l'azione comunitaria in materia di acque
© Copyright riservato - riproduzione vietata - ReteAmbiente Srl, Milano - La pirateria editoriale è reato ai sensi della legge 633/1941