Economia circolare, Italia deve investire 10 miliardi di euro in trattamento rifiuti

Rifiuti (Attualità)

Parole chiave: Rifiuti | Informazione | Raccolta differenziata / Ecopiazzole | Recupero / Riciclo | Discariche / Smaltimento | Impianti

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Per cogliere la sfida "Circular economy" (65% di riciclo effettivo e 10% in discarica al 2035 per i rifiuti urbani) occorrono investimenti in impianti di riciclo, recupero e smaltimento per 10 miliardi di euro.

È quanto si legge nel Rapporto "Per una Strategia nazionale dei rifiuti" presentato da Fise-Assoambiente (Associazione delle imprese di igiene urbana, riciclo, recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali ed attività di bonifica) il 18 aprile 2019.

Stando ai principali risultati emersi dal documento, il nostro Paese, se vorrà raggiungere gli obiettivi per il 2035 stabiliti dal pacchetto "Economia circolare" approvato dall'Ue nel 2018, dovrà aumentare sensibilmente sia la raccolta differenziata dei rifiuti (fino all'80%, considerato il tasso di resa rispetto ai rifiuti urbani intercettati) sia la capacità di riciclo degli stessi (+4 mln di tonnellate), limitare il tasso di conferimento in discarica e innalzare al 25% la percentuale di valorizzazione energetica dei rifiuti.

Per non perdere questa opportunità di crescita in termini economici e di sostenibilità ambientale, si legge nel comunicato stampa di presentazione dell'iniziativa, è quindi l'ora di definire su scala nazionale una "strategia per la gestione rifiuti" di lungo periodo, che indirizzi tutto il sistema pubblico e gli operatori privati nella stessa direzione.