Segnalazione violazioni ambientali, protezione Ue per whistleblower
Disposizioni trasversali/Aua (Normativa in Cantiere)
Il 12 marzo 2019 le Istituzioni Ue hanno raggiunto l'accordo sulla proposta di direttiva che protegge chi segnala ("whistleblower"), tra le altre, violazioni di norme di protezione dell'ambiente.
La proposta di direttiva — che dovrà essere approvata formalmente da Parlamento e dal Consiglio Ue — era stata lanciata dalla Commissione ad aprile 2018 e mira a proteggere i lavoratori che segnalano sia all'interno dell'impresa sia all'esterno (in quest'ultimo caso rivolgendosi a un'Autorità pubblica) le violazioni di norme in vari campi tra cui la sicurezza degli alimenti e dei prodotti, la protezione dell'ambiente e la sicurezza nucleare. Le norme introducono un sistema di canali di comunicazione che consente all'informatore ("whistleblower") di fare la segnalazione in modo sicuro e protetto.
Le norme proteggeranno gli informatori dal licenziamento, dalla retrocessione di grado e da altre forme di ritorsione. Previsto inoltre l'obbligo per le Autorità nazionali di informare i cittadini in merito alle procedure di denuncia delle irregolarità e ai meccanismi di protezione disponibili. Gli informatori saranno protetti anche nei procedimenti giudiziari. In caso di imminente o palese pericolo per il pubblico interesse, o se è inutile segnalare il reato all'Autorità (nei casi di collusione), le informazioni potranno essere divulgate all'esterno, ai media. Questa disposizione protegge gli informatori che siano fonte per inchieste giornalistiche.
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