Tassa rifiuti, riduzione per servizio irregolare
Rifiuti (Giurisprudenza)
Se il Comune ha istituito il servizio raccolta rifiuti è obbligatorio pagare la tassa anche se il servizio non è esercitato in modo regolare o se l'impresa non ne usufruisce, ma sarà possibile chiedere la riduzione.
La Cassazione con la sentenza 11 maggio 2018, n. 11451 è ritornata sul pagamento della Tarsu, questa volta con riferimento al tributo dovuto da un esercizio commerciale in Provincia di Milano. La Commissione tributaria aveva annullato gli atti impositivi del Comune che aveva applicato l'aliquota ordinaria per un servizio rifiuti in realtà non espletato o espletato irregolarmente avendo equiparato la non effettuazione del servizio con la non istituzione.
Invece, hanno ricordato i Giudici, se il servizio rifiuti è stato istituito dal Comune, la tassa rifiuti è dovuta da tutti i contribuenti soggetti passivi, a prescindere che il servizio sia effettuato o meno, o fruito o meno. In questi casi il contribuente, fornendone la prova, potrà chiedere la riduzione del tributo (articolo 59, Dpr 507/1993). Analoga situazione è prevista dalla disciplina della Tari, la tassa rifiuti istituita dal gennaio 2014 (articolo 1, comma 656, legge 147/2013).
Legge di stabilità 2014 - Stralcio - Misure in materia di bonifiche, tassa rifiuti, servizi locali, energia, efficienza energetica in edilizia e appalti
Stralcio - Capo III - Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (Tarsu)
© Copyright riservato - riproduzione vietata - ReteAmbiente Srl, Milano - La pirateria editoriale è reato ai sensi della legge 633/1941