Inquinamento aria, su livelli di PM10 Italia deferita a Corte Ue
Aria (Documentazione Complementare)
Non è bastato l'ultimo "warning" della Commissione Ue di aprile 2017, troppi superamenti 2017 sui livelli di particolato (PM10) nell'aria e l'Italia il 17/5/2018 è stata deferita alla Corte Ue per violazione della direttiva 2008/50/Ce.
La risposta italiana in seguito al "warning" Ue del 27 aprile 2017 non ha convinto la Commissione europea per la quale in 28 zone di qualità dell'aria, in particolare le Regioni Lazio, Lombardia, Piemonte e Veneto, i valori limite giornalieri previsti dalla direttiva 2008/50/Ce sulla qualità dell'aria ambiente (recepita con Dlgs 155/2010) sono stati costantemente superati, arrivando nel 2016 fino a 89 giorni. Le norme Ue prevedono che i valori limite di PM10 non devono essere superati più di 35 volte per anno civile.
La normativa europea prevede l'obbligo per gli Stati membri di adottare Piani di qualità dell'aria che aiutino a rispettare i limiti. Non avendo l'Italia ottemperato efficacemente è scattato il deferimento alla Corte di Giustizia. C'è da dare atto che le Regioni dell'area padana si sono recentemente mosse insieme al MinAmbiente per adottare Piani comuni di contenimento dell'inquinamento per evitare gli sforamenti, misure che avranno i loro effetti positivi in futuro.
Qualità dell'aria ambiente e per un aria più pulita in Europa
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