Appalti, bando può non essere conforme ai criteri premianti verdi
Appalti e acquisti verdi (Giurisprudenza)
L'Amministrazione non è obbligata a conformare la lex specialis di una gara aggiudicata secondo l'offerta economicamente più vantaggiosa ai criteri ambientali premianti contenuti nei decreti sui Cam.
Così si è espresso il Consiglio di Stato (sentenza 17 aprile 2018, n. 2317) nell'ambito dell'aggiudicazione di un appalto di gestione distributori automatici a ridotto impatto ambientale bandito da una Asl abruzzese. La lex specialis (bando, lettera d'invito, disciplinare, capitolato d'appalto e così via) è l'insieme delle norme che regolano la procedura di scelta del contraente. Secondo i Giudici l'Amministrazione non è vincolata a conformare la lex specialis di gara ai criteri ambientali premianti ex Dm 25 luglio 2011 ("Criteri ambientali minimi — Cam ristorazione").
Per il Consiglio di Stato, il Codice dei contratti pubblici, Dlgs 50/2016 all'articolo 34 prevede che nei casi di gare aggiudicate secondo l'offerta economicamente più vantaggiosa le specifiche tecniche di base e le condizioni di esecuzione/clausole contrattuali dei "Cam" vanno inserite nella documentazione di gara, mentre le "specifiche tecniche premianti" del decreto settoriale sui "Cam" debbano semplicemente essere tenute in considerazione senza che vi sia un rapporto di rigida corrispondenza tra le stesse i e criteri di valutazione delle offerte tecniche contenute nel bando (comma 2 dell'articolo 34, Dlgs 50/2016). E del resto lo stesso Dm 25 luglio 2011 attinente al caso di specie dice che un appalto è "verde" se integra i criteri di base, senza obbligo di utilizzare i criteri premianti dei Cam.
Codice dei contratti pubblici - Attuazione direttive 2014/23/Ue, 2014/24/Ue e 2014/25/Ue su concessioni e appalti pubblici
Appalti - Bando di gara - Aggiudicazione - Criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa - Lex specialis di gara - Obbligo di conformità ai criteri premianti contenuti nei decreti sui criteri ambientali minimi - Articolo 34, Dlgs 50/2016 - Esclusione
A cura di Vincenzo Dragani e della Redazione Reteambiente
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