Reach, tariffe più basse solo per bilanci aziendali sottosoglia
Sostanze pericolose (Giurisprudenza)
Per usufruire della riduzione delle tariffe Reach a favore delle Pmi bisogna rispettare non solo il criterio relativo alle persone occupate (max 250), ma anche quello relativo alle soglie finanziarie (fatturato o bilancio).
A ricordarlo è il Tribunale europeo (sentenza 7 marzo 2018, causa T-855/16) che ha respinto il ricorso contro una decisione con cui l'Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa) ha qualificato come "grande" – e quindi soggetta a tariffazione piena — un'azienda spagnola fabbricante di sostanze chimiche sottoposte al Reach.
L'impresa in questione, pur rispettando il limite massimo di personale occupato (250) stabilito dalla raccomandazione 2003/361/Ce della Commissione (Definizione delle microimprese, piccole e medie imprese), risultava invece aver superato le soglie finanziarie previste dalla stessa raccomandazione (massimo 50 milioni di euro di fatturato o 43 milioni di euro di bilancio).
Il Tribunale – che nella sentenza interpreta anche le nozioni di imprese "collegate" e "associate" — ha quindi ribadito, in scia a precedente Giurisprudenza, che i due criteri stabiliti dalla raccomandazione, richiamati dal regolamento "Reach" 1907/2006/Ce, devono essere interpretati in maniera cumulativa, non alternativa.
Programma "Reach" - Registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche
Reach – Tariffa dovuta per la registrazione di una sostanza – Articolo 6, regolamento 1907/2006/Ce - Riduzione concessa alle Pmi – Verifica da parte dell'Echa – Raccomandazione 2003/361/Ce – Superamento dei massimali finanziari – Nozione di "impresa collegata"
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