Appalti pubblici, Ue consiglia come renderli green

Appalti e acquisti verdi (Attualità)

Parole chiave: Appalti e acquisti verdi | Certificazioni | Bandi | Servizi pubblici locali

Altri documenti con le stesse parole chiave

• Sentenza Tar Lazio 25 gennaio 2018, n. 31 (02/02/2018)
• Sentenza Tar Calabria 25 maggio 2020, n. 953 (04/06/2020)
• Appalto servizio rifiuti, iscrizione Albo gestori necessaria prima di gara (04/06/2020)
• Dm Ambiente 27 settembre 2017 (19/10/2017)
• Affidamento servizi pubblici locali ed ambiente, il quadro normativo (anche per rifiuti ed acque) (23/03/2020)
• Gli elementi "green" del nuovo Codice dei contratti pubblici (Dlgs 50/2016) (06/04/2020)
• Servizio rifiuti, regole italiane su affidamenti "in house" in linea con Ue (25/03/2020)
• Ordinanza Corte di Giustizia Ue 6 febbraio 2020, cause riunite da C-89/19 a C-91/19 (25/03/2020)

In materia di appalti pubblici, la Ue conferma che le stazioni appaltanti possano richiedere ai partecipanti alla gara certificazioni a conferma delle caratteristiche ambientali richieste, così come possono tenere conto del ciclo vita dei prodotti.

Nel febbraio 2018 la Commissione europea ha pubblicato una guida per gli appalti pubblici per i professionisti (Public Procurement Guidance for practitioners). Lo scopo di questa guida non è quello di sovrapporsi a quanto indicato nella Direttiva appalti 2014/24/Ue, bensì quello di fornire indicazioni che possano evitare la commissione di errori. Sul fronte ambientale, la guida indirizza le stazioni appaltanti a richiedere etichette e certificazioni o forme equivalenti che possano confermare un’attenzione ambientale; altrettanto spinge affinché venga utilizzato il criterio di ciclo vita di un prodotto utilizzato.

Per maggiori info  http://ec.europa.eu