Commissione Ue, la plastica oxo-degradabile va limitata
Rifiuti (Documentazione Complementare)
È necessario introdurre azioni per limitare l'uso della plastica oxo-degradabile nell'Unione, come affermato dalla Commissione Ue nella relazione 16 gennaio 2018 sull'impatto della plastica oxo-degradabile.
La relazione, trasmessa a Parlamento e Consiglio Ue ai sensi dell'articolo 20-bis della direttiva 94/62/Ue sugli imballaggi come inserito dalla direttiva 2015/720/Ue, ha esaminato gli effetti prodotti sull'ambiente dalla cosiddetta plastica oxo-degradabile, non limitandosi solo alle borse in plastica leggera, affrontando soprattutto le questioni sulla biodegradabilità della plastica oxo-degradabile in vari ambienti, sugli effetti della sua dispersione nell'ambiente, sul riciclaggio. La relazione si basa sul vaglio della letteratura, comprese le relazioni scientifiche, e delle informazioni comunicate dai portatori di interessi e dagli specialisti.
Le conclusioni della Commissione sono che non esiste alcuna prova definitiva a sostegno degli effetti benefici della plastica oxo-degradabile sull'ambiente. In particolare è stato dimostrato che la presenza di plastica oxo-degradabile in un sistema di riciclaggio della plastica tradizionale può comportare un deterioramento della qualità dei materiali riciclati. Né è stato dimostrato che la sua biodegradazione sia sufficientemente rapida in discarica o nell'ambiente marino. Pertanto la Commissione ha deciso che nell'ambito della strategia dell'Unione sulla plastica (comunicazione Commissione Ue 16 gennaio 2018), sarà avviato un processo volto a limitare l'uso dell'oxo-plastica nell'Unione.
Riduzione dell'utilizzo di borse di plastica in materiale leggero - Modifiche alla direttiva 94/62/Ce
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