Impianto rifiuti, sanzionate emissioni in aria oltre limiti autorizzativi
Aria (Giurisprudenza)
In materia di emissioni in atmosfera da impianti, il Codice ambientale prevede sanzioni per la condotta di violazione dei valori limite oppure per violazione delle prescrizioni, non dovendo sussistere entrambe.
La Corte di Cassazione ha, con sentenza 11 gennaio 2018, n. 810 chiarito il dettame di cui all'articolo 279, comma 2, Dlgs 152/2006 (sanzioni in materia di emissioni in atmosfera), ed in particolare ha sottolineato come affinché sia integrata la fattispecie non sia necessaria la duplice condizione di violazione del regime prescrittivo e superamento dei limiti di emissioni, essendo sufficiente una delle due condizioni.
L'imputato siciliano aveva un'autorizzazione per la gestione di rifiuti non pericolosi, ma ometteva di avviare il sistema di irrigazione a pioggia per impedire la dispersione delle polveri originate dalla gestione stessa; violando in questo modo anche la normativa di prevenzione incendi (articolo 46, Dlgs 81/2008) La Suprema Corte ha confermato la condanna per violazione delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione, a prescindere dall'accertamento del superamento dei valori limite di emissioni, proprio perché è sufficiente una delle due condizioni per integrare la fattispecie.
Impianto gestione rifiuti - Emissioni in atmosfera - Mancata adozione sistema irrigazione per abbattimento polveri - Violazione prescrizione autorizzazione - Articolo 279, Dlgs 152/2006 – Sussistenza - Accertamento superamento valori limite - Non necessario - Violazione prevenzione incendio ex articolo 46, Dlgs 81/2008 - Integrazione
Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro - Attuazione articolo 1, legge 123/2007 (cd. "Testo unico sulla sicurezza sul lavoro")
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte V - Norme in materia di tutela dell'aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera
© Copyright riservato - riproduzione vietata - ReteAmbiente Srl, Milano - La pirateria editoriale è reato ai sensi della legge 633/1941