Autorizzazione emissioni in aria, ampio potere Autorità su prescrizioni
Aria (Giurisprudenza)
Salvo il caso in cui siano arbitrarie, il Dlgs 152/2006 consente all’Autorità preposta di fissare a tutela dell’ambiente prescrizioni piuttosto ampie nei titoli di autorizzazione alle emissioni in atmosfera.
Lo ha ricordato la Corte di Cassazione nella sentenza 14 luglio 2017, n. 34517 rigettando le doglianze del titolare di un impianto adibito a sansificio in Calabria. All’impresa veniva contestato di avere riavviato gli impianti senza avere dato preventiva comunicazione all’Autorità preposta come previsto dall’autorizzazione rilasciata incorrendo nell’illecito ex articolo 279, comma 2, del Dlgs 152/2006. L’impresa affermava di avere solo riavviato la produzione non propriamente l’impianto, ma la Cassazione ha ribattuto che in realtà il titolo autorizzatorio conteneva ampie prescrizioni – comprendenti anche attività prodromiche al riavvio dell’impianto – che l’impresa era tenuta a rispettare.
L’illecita violazione delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione alle emissioni, ai sensi dell’articolo 279 del Dlgs 152/2006 realizza un meccanismo di tutela anticipata del bene ambientale e la legge consente ampia discrezionalità all’Autorità competente nell’imporre prescrizioni col solo limite della pertinenza e ragionevolezza, pena sconfinare nell’eccesso di potere, rilevabile dal Giudice penale.
Aria - Autorizzazione alle emissioni - Rispetto delle prescrizioni contenute nell'autorizzazione - Articolo 279, comma 2, Dlgs 152/2006 - Contenuto delle prescrizioni - Ampiezza - Potere dell'Autorità competente - Sussistenza - Limiti - Irragionevolezza - Eccesso di potere
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte V - Norme in materia di tutela dell'aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera
Lo strumento dell'Osservatorio di normativa ambientale che guida all'adempimento degli obblighi previsti dalla normativa
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