Materiali da costruzione, la spinta rallentata verso economia circolare
Rifiuti (Documentazione Complementare)
Nel settore delle costruzioni vi è stata una spinta (che mira all'economia circolare) all'utilizzo di materiali riciclati, ma secondo Legambiente, vi sono ancora barriere tecniche e giuridiche che rallentano il processo.
Il Rapporto dell'Osservatorio Recycle, promosso da Legambiente, e presentato nel giugno 2017, rileva l’importanza di utilizzare materiali provenienti dal riciclo nelle costruzioni, per ridurre la quantità di materiali estratti e promuovere quelli riciclati. In questo senso si è mosso il Legislatore italiano, promuovendo il nuovo Codice appalti (Dlgs 50/2016) e il Dm sui Cam edilizia (24 dicembre 2015). Ma, da quanto emerge dal Rapporto, i problemi sono evidenti, riguardando i Cam solo gli appalti pubblici e comunque prevedendo percentuali obbligatorie ridottissime di materiale riciclato per i singoli materiali (5% per i calcestruzzi, 5% per il gesso, 10% per i laterizi).
In più, il Rapporto ricorda come, ai sensi della direttiva 2008/98/Ce, entro il 2020 si debba raggiungere un obiettivo pari al 70% del riciclo dei rifiuti da costruzione e demolizione.
Direttiva relativa ai rifiuti - Abrogazione direttive 75/439/Cee, 91/689/Cee e 2006/12/Ce
Criteri ambientali minimi per costruzione, manutenzione e ristrutturazione edifici, ausili per l'incontinenza - Attuazione Dm 11 aprile 2008
Codice dei contratti pubblici - Attuazione direttive 2014/23/Ue, 2014/24/Ue e 2014/25/Ue su concessioni e appalti pubblici
A cura di Vincenzo Dragani e della Redazione Reteambiente
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