Direttiva Seveso, dalla Ue linee guida per applicazione uniforme

Rischio incidenti rilevanti (Seveso) (Documentazione Complementare)

Parole chiave: Rischio incidenti rilevanti (Seveso) | Controlli | Sostanze pericolose | Linee guida / Norme tecniche | Industria | Chimica | Impianti

Altri documenti con le stesse parole chiave

• Manuale Commissione Ue aprile 2017 - Applicazione Seveso III (06/06/2017)
• Determinazione dirigenziale Puglia 12 marzo 2018, n. 43 (23/03/2018)
• Documento MinAmbiente aprile 2018 (22/06/2018)
• MinAmbiente aggiorna elenco stabilimenti "Seveso III" (23/07/2018)
• Seveso III, indirizzi per sperimentazione del Piano di emergenza esterna (21/05/2018)
• Puglia, aggiornamenti al Piano ispezioni per Seveso III (26/03/2018)
• Lombardia, aggiornati metodi ispezioni alla nuova "Seveso III" (30/06/2017)
• Dgr Molise 12 maggio 2017, n. 155 (09/06/2017)

La Commissione Ue ha rilasciato nel mese di aprile 2017 un Manuale che supporta e guida gli Stati membri ad una applicazione uniforme della direttiva Seveso 2012/18/Ue recepita col Dlgs 105/2015.

L'"Handbook of Scenarios for Assessing Major Chemical Accident Risks" ha lo scopo di guidare gli Stati membri nelle loro decisioni per ridurre gli impatti dei grandi incidenti negli impianti soggetti alla direttiva Seveso, fornendo scenari comuni di riferimento utili per le Autorità preposte per valutare i rischi associati ai siti dove sono presenti sostanze pericolose, tenendo conto delle loro vicinanza a zone residenziali, infrastrutture dei trasporti o altri spazi pubblici in genere. La Seveso si applica in oltre 10mila stabilimenti industriali dove sono stoccate, usate o lavorate sostanze pericolose.

La direttiva Seveso fin dal 1996 (nella sua prima stesura) incoraggia lo stabilimento di appropriate distanze da zone residenziali degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante sub Seveso ma non fornisce istruzioni dettagliate in merito, il che ha portato a un approccio (anche culturalmente) diverso da Stato a Stato. Il Manuale, elaborato dal Joint Research Centre della Commissione Ue, non ha contenuto obbligatorio, trattasi di ";buone prassi" che consentono alle Autorità locali di usarlo per avere scenari di riferimento comuni, punto di partenza per la valutazione del rischio e la definizione delle più indicate misure di sicurezza.