Rifiuti da estrazione, nuovi orientamenti Ue in arrivo
Rifiuti
Al fine di rendere più coerente l'attuazione della direttiva 2006/21/Ce sui rifiuti delle attività estrattive, la Commissione Ue annuncia nuovi orientamenti generali per l'applicazione della disciplina e nuove linee guida sulle ispezioni.
Lo stesso Esecutivo Ue, inoltre, valuterà le modalità per migliorare le relazioni sull'attuazione della disciplina che gli Stati membri devono trasmettere a Bruxelles ogni tre anni, rendere più capillare la divulgazione dei risultati ottenuti e promuovere lo scambio di informazioni sulle migliori pratiche in materia.
Le novità sono annunciate nelle conclusioni della relazione sull'attuazione della direttiva 2006/21/Ce, presentata dalla Commissione europea il 13 settembre 2016, che pur riconoscendo l'avvenuta adozione da parte degli Stati membri delle misure necessarie per il recepimento della direttiva sulla gestione dei rifiuti derivanti da attività estrattive, evidenzia come siano ancora molti i problemi che devono essere risolti per conseguire il livello di protezione ambientale auspicato dalla disciplina.
Dalla rendicontazione offerta dall'Italia, ritenuta incompleta dalla Commissione, si evince che il nostro Paese risulta ampiamente in testa per il numero di impianti di categoria A (i più rischiosi per l’ambiente e la salute) in attività (ben 126 su 202 totali).
Attuazione della direttiva 2006/21/Ce sulla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive
Gestione dei rifiuti derivanti da attività estrattive
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