Legge "Green Economy", diversi decreti attuativi su rifiuti e acque al palo
Rifiuti
Diversi provvedimenti attuativi della legge 28 dicembre 2015, n. 221 sono in ritardo; in particolare in materia di acque e rifiuti risultano scaduti i termini per l'emanazione delle norme operative.
Ad esempio, mancano all'appello le disposizioni attuative del credito d'imposta per la bonifica dall'amianto che dovevano vedere la luce entro il 2 maggio 2016, mentre non risultano ancora emanate le disposizioni sulla destinazione delle sanzioni amministrative per l'abbandono di rifiuti di piccole dimensioni (scadenza il 2 maggio 2016). Entro la stessa data del 2 maggio 2016 avrebbe dovuto essere varato il Dm Ambiente che individua porti marittimi dotati di siti idonei al raggruppamento e gestione di rifiuti raccolti durante la gestione delle aree protette. Non è ancora partito il sistema volontario di vuoto a rendere per le acque minerali e la birra (2 maggio 2016 la scadenza per l'emanazione del regolamento attuativo).
In materia di acque non è stato emanato il Dpcm che individua i criteri e principi per la tariffa sociale del servizio idrico ed è in ritardo rispetto alla scadenza del 2 aprile 2016 la riforma delle Autorità di bacino. Fa passi in avanti solo il Dm sul programma nazionale per la mobilità sostenibile, al vaglio del Parlamento, e il Dpcm sul funzionamento del Fondo per la progettazione di interventi sul rischio idrogeologico, al vaglio della Conferenza Stato-Regioni.
Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di Green Economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali - Ex "Collegato ambientale" alla legge di stabilità 2014
© Copyright riservato - riproduzione vietata - ReteAmbiente Srl, Milano - La pirateria editoriale è reato ai sensi della legge 633/1941