Inceneritori, avviato iter referendario contro "Sblocca Italia"
Rifiuti
Parole chiave:
Rifiuti |
Rifiuti urbani |
Impianti |
Recupero energetico / Incenerimento |
Autorizzazioni
La Cassazione annuncia di aver ricevuto una richiesta di referendum abrogativo delle misure "sblocca" inceneritori e termovalorizzatori stabilite dal Dl 133/2014.
La richiesta di referendum abrogativo, ufficializzata con un comunicato pubblicato sulla Gu n. 70 del 24 marzo 2016, riguarda i commi 1, 2, 3, 4, 5, 8 e 9 dell'articolo 35 ("Misure urgenti per la realizzazione su scala nazionale di un sistema adeguato e integrato di gestione dei rifiuti urbani") del Dl 133/2014 (cd. "Sblocca Italia").
Tale disposto normativo, fra l'altro, prevede l'emanazione di un decreto per l'individuazione della capacità complessiva di incenerimento a livello nazionale dei rifiuti urbani e degli impianti di recupero energetico da realizzare, quali insediamenti strategici di preminente interesse nazionale, per coprire il fabbisogno residuo, che dopo il parere favorevole – seppur non unanime – ricevuto dalla Conferenza Stato-Regioni del 4 febbraio 2016, risulta in fase di avanzata approvazione.
Il termine per la raccolta delle 500mila firme necessarie per promuovere il referendum dovrebbe scadere intorno alla prima decade di luglio.
Misure urgenti per apertura cantieri, realizzazione opere pubbliche e emergenza dissesto idrogeologico - Incenerimento rifiuti - (cd. "Sblocca Italia")
© Copyright riservato - riproduzione vietata - ReteAmbiente Srl, Milano - La pirateria editoriale è reato ai sensi della legge 633/1941