Revisione direttiva rifiuti, in arrivo nuovi obiettivi riciclaggio rifiuti urbani
Rifiuti
La proposta di direttiva recante modifica alla direttiva 2008/98/Ce, presentata dalla Commissione Ue il 2 dicembre 2015, stabilisce l'obbligo di incrementare il riciclaggio dei rifiuti urbani di almeno il 60% in peso entro il 2025.
Entro il 2030, sempre in base alla proposta di direttiva (che fa parte del pacchetto di misure presentate dall'Esecutivo Ue per il perseguimento della cd. "economia circolare"), il tasso di riciclaggio dovrà salire al 65% (ma la Commissione potrà rivedere in alto tale soglia).
Gli obiettivi di riciclaggio sono solo una delle tante novità previste dalla proposta di "restyling" della direttiva 2008/98/Ce, pubblicata in lingua inglese dalla Commissione, che prevede modifiche per 20 dei 43 articoli complessivi del provvedimento, con l’aggiunta di 4 nuovi articoli e un nuovo allegato.
Tra le numerose novità di rilievo, si segnalano nuove definizioni (come quella di "processo finale di riciclaggio"), ritocchi alle regole sui sottoprodotti e sull'end of waste, nuove indicazioni per la responsabilità estesa del produttore e sugli obiettivi di preparazione al riutilizzo e riciclaggio. Spicca anche l’ingresso nella disciplina del "littering" (cioè il malcostume di gettare piccoli rifiuti a terra) e del registro elettronico per i rifiuti pericolosi.
Direttiva relativa ai rifiuti - Abrogazione direttive 75/439/Cee, 91/689/Cee e 2006/12/Ce
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