Appalti secretati, stretta su controlli e motivi
Appalti e acquisti verdi
Appalti secretati sotto il controllo preventivo della Corte dei Conti e obblighi di motivazione più stringenti. Lo prevede il disegno di legge S. 1936 approvato dalla Camera il 20 maggio 2015 e trasmesso al Senato.
Il provvedimento rivede l'articolo 17, Dlgs 163/2006 (Codice appalti) che disciplina e regola gli appalti secretati o che richiedono particolari misure di segretezza e che in ragione di ciò possono derogare alla disciplina generale del Codice appalti in materia di pubblicità, concorrenza e par condicio contrattuale, nonché vigilanza dell'Authority sui contratti pubblici. Le novità del disegno di legge prevedono che su tali appalti ci sia il controllo preventivo di legittimità e regolarità della Corte dei Conti (la disciplina vigente prevede solo quello successivo). Tale controllo è esercitato entro 30 giorni, dopo i quali scatta il silenzio-assenso. Nessun silenzio-assenso invece sul controllo successivo che concerne regolarità, correttezza ed efficacia della gestione.
Stretta anche sui motivi per i quali si è derogato alla disciplina ordinaria degli appalti. I motivi devono dare conto in maniera puntuale delle specifiche circostanze che hanno reso necessario il ricorso al provvedimento derogatorio e devono in ogni caso consentire a posteriori, e comunque quando le esigenze di segretezza siano venute meno, un'adeguata valutazione della congruità dei tempi, dei costi e delle modalità realizzative previsti dai contratti segretati.
Approvato dalla Camera il 20 maggio 2015 e trasmesso al Senato
Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/Ce e 2004/18/Ce
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