Amianto, risanamento entro fine secolo
Sostanze pericolose
Secondo le stime di Legambiente, ai tassi attuali di bonifica del territorio dall’amianto ci vorranno almeno 85 anni prima di arrivare ad un’azione di risanamento della pericolosa fibra.
I dati arrivano dal rapporto “Liberi dall’amianto 2015”, pubblicato dall’associazione ambientalista sul proprio sito ufficiale (www.legambiente.it) nei giorni scorsi, il quale rileva come a 23 anni dalla messa al bando sancita dalla legge 257/1992, l’amianto si trovi ancor oggi in buona parte diffuso, sotto varie forme, su tutto il territorio nazionale (come minimo 32 milioni di tonnellate, secondo le stime ufficiali, ma il censimento è ancora in corso in buona parte delle Regioni).
Il problema sanitario e ambientale sembra quindi essere tutt’altro che risolto. Tra le cause, il ritardo nell’applicare tutti gli strumenti previsti dalla normativa (sei Regioni non hanno ancora approvato il Piano regionale amianto, mentre il Piano nazionale, approvato dal Governo nel marzo del 2013, è fermo in Conferenza Stato Regioni per mancanza dei fondi attuativi), gli ingenti costi che si registrano per le bonifiche e la frammentazione delle competenze e delle conoscenze tra i vari soggetti coinvolti.
Per informazioni: www.legambiente.it
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