Rifiuti, pianificazione Enti locali presuppone ricognizione
Rifiuti
Secondo il Consiglio di Stato, la finalità della funzione pianificatoria degli enti locali in materia di rifiuti è quella di individuare i siti e gli impianti già autorizzati per poter correttamente prevedere e pianificare le future esigenze del territorio.
Una ricognizione sommaria e parziale degli impianti in essere e delle esigenze che gli stessi devono soddisfare, sottolinea il CdS nella sentenza 30/2015, “frustra, all’evidenza, le finalità della pianificazione”.
Il Giudice amministrativo ha così confermato il parziale annullamento di un Piano provinciale per la gestione dei rifiuti, limitatamente alla mancata indicazione nello stesso di un impianto di produzione di Cdr (combustibile derivato da rifiuti) precedentemente autorizzato che, alla data di pubblicazione del Piano, era già in fase di avanzata realizzazione.
Tale assenza, precisa il CdS, non può essere intesa dalla Provincia quale presupposto restrittivo degli effetti delle autorizzazioni, perché così facendo andrebbe a incidere retroattivamente, senza specifica preliminare previsione, sulla portata ampliativa di autorizzazioni già rilasciate.
Rifiuti - Piano provinciale - Mancata indicazione impianti già autorizzati e in fase di avanzata realizzazione - Funzione pianificatoria - Ricognizione sommaria impianti in essere - Non giustificata - Rifiuto secco residuo - Individuazione Cer - Determina provinciale che innova nozione comunitaria - Illegittima
Lo Strumento dell'Osservatorio di normativa ambientale che guida all'adempimento degli obblighi previsti dalla normativa
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