Discariche irregolari, accertamenti ad hoc
Rifiuti
In presenza di una discarica gestita irregolarmente che ha raccolto e miscelato rifiuti diversi, gli organi di accertamento non possono utilizzare le metodologie di campionamento e analisi ex ante che concernono la singola partita.
In situazioni del genere, sottolinea la Corte di Cassazione nella sentenza 40811/2014, gli organi di accertamento si trovano a operare non in costanza di movimentazione dei singoli rifiuti, ma dopo che le condotte si sono perfezionate e i prodotti trasportati e depositati hanno perso la propria individualità.
Non sono quindi illegittimi i campionamenti ex post effettuati in contrasto con le modalità previste dalla norma Uni 10802 (Rifiuti liquidi, granulari, pastosi e fanghi — Campionamento manuale e preparazione ed analisi degli eluati), richiamata dal Dm 5 febbraio 1998 (procedure semplificate di recupero), purché gli stessi siano realizzati secondo le migliori tecniche disponibili e con le cautele necessarie ad evitare conclusioni “non solide” sotto il profilo tecnico e scientifico.
Alla parte privata va assicurata la possibilità di un effettivo contraddittorio sulla correttezza della metodologia seguita.
Discariche - Gestione irregolare - Rifiuti diversi miscelati - Organi di accertamento - Modalità di campionamento ex post - Legittime - Contrasto norma Uni 10802 - Non rileva - Attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti - Totale difformità dalle autorizzazioni - Non richiesta - Mancata incriminazione di altri soggetti - Non rileva
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte IV - Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati
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