Riforma delle Province, l'ambiente (per ora) resta
Disposizioni trasversali/Aua
Il 3 aprile 2014 la Camera ha approvato in via definitiva il Ddl “Delrio” che, pur “svuotando” di poteri le Province (in attesa della cancellazione “costituzionale”), ne conferma le competenze di tutela ambientale.
Con l’entrata in vigore delle novità previste dal Ddl 1542-B (“Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni”), che scatterà a seguito della pubblicazione del provvedimento in Gu, le Province non saranno più elette dai cittadini e saranno trasformate in enti di secondo livello senza indennità, le cui funzioni vengono trasferite in buona parte – ma non per quel che riguarda, almeno “per gli aspetti di competenza”, la tutela dell’ambiente – sulle spalle di Comuni (o Regioni). Il tutto in attesa della riforma del Titolo V della Costituzione, a seguito della quale le Province dovrebbero “scomparire” dall’Ordinamento.
Il passaggio di consegne tra vecchie e nuove Province scatterà il 1° gennaio 2015 (ma non per tutte), data in cui prenderanno il via anche le nuove “città metropolitane” (si parte con Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli) che dovranno organizzare, tra le varie funzioni, i servizi pubblici di interesse generale, la viabilità e la mobilità dell’ambito metropolitano.
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