In vigore la delega fiscale, sì a revisione accise su energia

Energia

Parole chiave: Energia | Disposizioni trasversali/Aua | Tasse / Tariffe / Contributi | Efficienza energetica | Elettricità | CO2 / Anidride Carbonica | Energie rinnovabili | Edilizia | Incentivi / agevolazioni / sussidi

Altri documenti con le stesse parole chiave

• Legge 11 marzo 2014, n. 23 (13/03/2014)
• Legge 3 agosto 2013, n. 90 (04/08/2013)
• Comunicazione Commissione Ue 25 febbraio 2015 (25/02/2015)
• Sentenza Ctp Lombardia 21 giugno 2013, n. 94/1/13 (22/09/2013)
• Guida Agenzia delle entrate gennaio 2015 (21/01/2015)
• Guida Agenzia delle entrate dicembre 2013 (09/01/2014)
• Guida Agenzia delle entrate settembre 2013 (20/09/2013)
• Risoluzione Agenzia delle entrate 4 gennaio 2011, n. 4 (05/01/2011)

È compito del Governo rivedere le accise sull'elettricità e i prodotti energetici per tassare quelli più inquinanti l'atmosfera. È la novità "ambientale" contenuta nella legge 11 marzo 2014, n. 23, di delega a riformare il Fisco.

Il Governo ha tempo un anno dal 27 marzo 2014 (entrata in vigore della legge) per emanare i decreti legislativi delegati che, nel rispetto del principio della neutralità fiscale, rivedano le accise sui prodotti energetici e sull'energia elettrica, anche in funzione del contenuto di carbonio e delle emissioni di ossido di azoto e di zolfo. Questa sorta di "carbon tax" dovrà essere coerente coi i principi adottati con la futura direttiva sulla tassazione dei prodotti energetici attualmente in discussione in Parlamento.

Il maggior gettito della carbon tax servirà a ridurre la tassazione sui redditi da green jobs, a diffondere tecnologie "low carbon" nonché alla revisione del finanziamento degli incentivi alle rinnovabili. Spazio anche alla revisione degli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici.