Shopper di plastica, arriva la proposta Ue per la riduzione
Imballaggi
Ridurre l'uso dei sacchetti di plastica monouso di spessore inferiore a 50 micron anche derogando al divieto Ue di restrizione alla libera circolazione. Questo l'obiettivo della proposta di direttiva licenziata dalla Commissione Ue il 4 novembre 2013.
Il testo della proposta modifica la "storica" direttiva madre sugli imballaggi (direttiva 94/62/Ce) dapprima definendo cosa siano i "sacchetti di plastica leggeri" oggetto delle restrizioni. Si tratta di sacchetti realizzati con materie plastiche di spessore inferiore ai 50 micron. Per materie plastiche la proposta di direttiva fa riferimento all'articolo 3 del regolamento Ue 10/2011/Ue che dà una definizione di "materiali e oggetti di materia plastica".
Il provvedimento obbliga gli Stati membri a prendere misure per ridurre il consumo di sacchetti di plastica. Tra queste: fare leva sui target nazionali di riduzione e riciclo, usare strumenti economici come la tassazione, oppure restrizioni di mercato come il divieto di circolazione anche in deroga all'articolo 18, direttiva 94/62/Ce che vieta restrizioni alla circolazione dei sacchetti di plastica (e viene in mente la misura già adottata dall'Italia col divieto dei sacchetti di plastica monouso ex Dm 18 marzo 2013).
Individuazione delle caratteristiche tecniche dei sacchi per l'asporto delle merci
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