Piccoli impianti di combustione, Commissione Ue torna all'attacco
Ippc/Aia
L’esistenza di un chiaro potenziale di abbattimento economicamente vantaggioso delle emissioni nell’atmosfera, derivanti dalla combustione di carburanti in installazioni con potenza inferiore a 50 MW, è stata dimostrata. L'Esecutivo Ue annuncia una nuova regolamentazione.
Secondo quanto si legge nella relazione di riesame della direttiva 2010/75/Ue sulle emissioni industriali (cd. direttiva “Ied”), pubblicata il 17 maggio 2013, la Commissione – che già nel 2007 aveva proposto a Consiglio e Parlamento, senza successo, di allargare ai piccoli impianti il campo di applicazione della nuova direttiva “Ied” — presenterà le proprie valutazioni nell'ambito della procedura di revisione della strategia tematica sull'inquinamento atmosferico.
Nessuna novità invece per i grandi impianti di combustione, visto che le conclusioni sulle “migliori tecniche disponibili” verranno incorporate nelle autorizzazioni delle installazioni in sede di aggiornamento.
Tutto fermo anche per quanto riguarda gli impianti di allevamento intensivo di suini, pollame (“coperti” rispettivamente al 60% e al 20% dalla direttiva “Ied”) e bovini (esclusi). Gli studi però vanno avanti e anche in questo caso novità potranno arrivare dalla nuova strategia sull’inquinamento atmosferico.
Emissioni industriali (Ippc - Integrated Pollution Prevention and Control - Prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento - Rifusione)
Riesami effettuati ai sensi della direttiva 2010/75/Ue relativa alle emissioni industriali - Emissioni derivanti dall'allevamento intensivo e dagli impianti di combustione
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