Emission trading, Parlamento Ue boccia "backloading"
Cambiamenti climatici
Nella seduta del 16 aprile 2013 il Parlamento europeo ha respinto la proposta della Commissione di modifica della direttiva 2003/87/Ce per ritardare la messa all'asta di 900 milioni di quote di gas a effetto serra (cosiddetto "backloading") per il periodo 2013-2015.
Il provvedimento, se approvato, avrebbe consentito di posticipare le aste per 900 milioni di quote di emissioni del periodo 2013-2015 spostandole agli ultimi due anni della fase 3 del sistema Ets (Emission Trading System) cioè al periodo 2019-2020. Il rinvio avrebbe permesso di ridurre il numero di quote da offrire all'asta nel breve periodo, mentre la domanda rimane molto bassa, e di aumentarle in un secondo momento quando si presume che la domanda riprenda.
Ricordiamo che dal 1° gennaio 2013, data di inizio della terza fase del sistema di scambi di quote, l'asta è il principale metodo di assegnazione di quote di emissione alle imprese. La terza fase prevede che entro il 2020 le emissioni degli impianti industriali ed energetici siano ridotte del 21% al di sotto dei livelli del 2005. Ora dopo la bocciatura del Parlamento Ue alla proposta della Commissione il sistema rimarrà invariato mettendo a rischio gli obiettivi di riduzione delle emissioni che si era proposto di raggiungere.
Istituzione di un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra - Emission trading system (Eu Ets)
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