"CSS", ok definitivo a Dm su cessazione qualifica rifiuto

Rifiuti

Parole chiave: Rifiuti | Rifiuti urbani | Cdr / Css | Recupero energetico / Incenerimento | Raccolta / Trasporto | Autorizzazioni | Linee guida / Norme tecniche

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Il Ministro dell'ambiente ha firmato il 15 febbraio 2013 il decreto che mira a fare "uscire" dalla disciplina dei rifiuti – a precise e rigorose condizioni — alcune tipologie di combustibili solidi secondari ("CSS"), per essere impiegate negli impianti industriali particolarmente attrezzati allo scopo.

Lo schema di decreto, che aveva avuto il via libera dal Consiglio di Stato il 21 giugno 2012 ed era stato notificato alla Commissione europea ai sensi direttiva 98/34/Ce si appresta così ad approdare in Gazzetta ufficiale. Lo schema di regolamento attua l'articolo 184-ter, Dlgs 152/2006 ("Cessazione dalla qualifica di rifiuto") stabilendo, nel rispetto degli standard di tutela ambientale e della salute, le precise condizioni alle quali alcune tipologie di "CSS" cessano di essere rifiuti speciali e sono da considerare, a tutti gli effetti, un prodotto (cosiddetta "end of waste" nella terminologia della direttiva 2008/98/Ce in materia di rifiuti).

Il regolamento limita però la disciplina a particolari categorie di combustibili solidi secondari qualora utilizzati in determinate tipologie di impianti (in particolare determinati cementifici e centrali termoelettriche). Si ricorda che invece il secondo schema di regolamento sui "CSS" che istituisce un regime giuridico speciale per i combustibili solidi secondari che siano utilizzati in cementifici, dopo avere avuto l'ok dalla Commissione ambiente del Senato il 16 gennaio, è stato "bocciato" da quella della Camera lo scorso 11 febbraio 2013.