Consiglio di Stato: la “Fos” è un rifiuto speciale
Rifiuti
La frazione organica stabilizzata (Fos) è il risultato di un processo di biocompostaggio che modifica la natura sostanziale dei rifiuti solidi urbani, e li trasforma in rifiuti speciali derivanti da attività di recupero e smaltimento.
Con la sentenza 5566/2012 il Consiglio di Stato conferma quanto già stabilito dal Tar Toscana in primo grado (sentenza 917/2011), escludendo la significatività del criterio dell’origine ai fini dell’appartenenza alla categoria dei rifiuti urbani, nei casi in cui gli stessi subiscano un processo di trasformazione a livello industriale di rigenerazione.
Questo è il caso della Fos che rappresenta attività di recupero (R3) quando reimpiegata in operazione utili come le bonifiche o il riempimento delle cave, mentre è attività di smaltimento (D8 e D9) quando viene conferita in discarica. In quest’ultimo caso è giusto applicare alla stessa l’ecotassa più favorevole prevista per i rifiuti speciali, non potendo comunque ignorarsi l’apporto di utilità ambientale delle operazioni di stabilizzazione del materiale organico contenuto nei rifiuti.
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte IV - Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati
Trattamento meccanico dei rifiuti - Dlgs 152/2006 - Frazione organica stabilizzata (Fos) - Natura di rifiuto urbano - Non sussiste
Trattamento meccanico dei rifiuti - Dlgs 152/2006 - Frazione organica stabilizzata (Fos) - Risultato di un processo industriale - Natura di rifiuto speciale - Ecotassa più favorevole - Sussiste
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