Cassazione apre al “rifiuto tributario”
Rifiuti
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Terre e rocce da scavo
Per la Corte di Cassazione tributaria (sentenza 13114/2012) il concetto di “rifiuto” non deve essere necessariamente unitario e uniforme nelle diverse branche dell’ordinamento, “ben potendo la legislazione ambientale e tributaria differenziarsi”.
Tutto nasce da un contenzioso relativo alla esigibilità del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti (cd. “ecotassa”) con riferimento a un deposito di terre e rocce da scavo, avvenuto nel 2004, la cui soluzione non può che dipendere – sottolinea la Cassazione — dalla qualifica di tali materiali quali rifiuti o meno. Questa rappresenta un rinvio alla normativa ambientale, ma il Legislatore “resta comunque libero” – ed è questa la novità — di determinare le condizioni per qualificare i residui in questione come rifiuti “a fini tributari”.
La legge 549/1995 istitutiva della ecotassa, che individua come fatto generatore dell’imposta il semplice deposito in discarica di rifiuti solidi, non risulta quindi necessariamente condizionata dalle parallele normative su rifiuti e danno ambientale.
Terre e rocce da scavo - Dlgs 152/2006 - Discarica e ecotassa - Presupposti - Definizione di rifiuto nelle diverse branche dell'ordinamento - Uniformità - Non obbligatoria
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