Servizi locali, Antitrust contro affidamento in house
Appalti e acquisti verdi
Mentre il Governo sta per varare misure per liberalizzare alcuni settori e servizi, l'Autorità Antitrust ha inviato il 5 gennaio 2012 le sue proposte di maggiore ricorso al mercato per servizi locali e appalti.
In particolare l'Autorità garante della concorrenza e del mercato auspica l'eliminazione della soglia dei 900.000 euro sotto la quale è oggi ammesso comunque l'affidamento in house dei servizi locali (in primis quello rifiuti) proponendo di vietare in generale l'affidamento senza gara, permettendolo solo se l'Ente locale in apposita delibera-quadro ha motivato l'impossibilità del ricorso al mercato. L'Authority inoltre spinge per l'approvazione rapida del decreto ex articolo 4, comma 33-ter, Dl 138/2011, convertito in legge 148/2011 che darà piena attuazione al principio di liberalizzazione nei servizi locali.
L'Antitrust auspica modifiche anche nel Codice appalti (Dlgs 163/2006), proponendo il divieto assoluto dell'affidamento in house di appalti lavori e forniture e il ricorso limitato all'affidamento in house per gli appalti di servizi.
Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/Ce e 2004/18/Ce
Ulteriori disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo - Stralcio - Sistri - Dia e Scia - Servizi locali - Robin tax su energia
Segnalazione a Governo e Parlamento sulla liberalizzazione di servizi locali, appalti, energia, trasporti
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