Convertito il Dl 138/2011, nei servizi locali limitato il ricorso "in house"
Appalti e acquisti verdi
Affidamento "in house" solo per servizi sotto i 900.000 euro di valore economico annuo. Nuove regole per i servizi locali di rilevanza economica dopo la conversione in legge il 14 settembre 2011 del Dl 138/2011.
L'articolo 4 del Dl 138/2011 appena convertito riscrive la disciplina dell'affidamento dei servizi locali di rilevanza economica dopo l'abrogazione dell'articolo 23-bis del Dl 112/2008 ad opera del referendum di giugno 2011 e, puntando alla liberalizzazione, riduce il ricorso "in house", possibile solo per servizi di valore economico pari o inferiore a 900.000 euro annui.
La regola generale per i servizi "in esclusiva", in ossequio alle norme Ue, è l'affidamento tramite gara pubblica, anche nel caso di conferimento a società a capitale misto pubblico-privato (con almeno il 40% della società in mano privata). La legge di conversione del Dl 138/2011 detta anche le norme transitorie per la cessazione delle gestioni in corso che non rispondono alle nuove regole. La nuova disciplina non si applica al servizio idrico.
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