Il “percolato” delle discariche non sempre è rifiuto
Rifiuti
Il percolato che si genera negli impianti di smaltimento e confluisce direttamente in un corso d’acqua costituisce uno scarico non autorizzato di acque reflue, non uno smaltimento illegale di rifiuti liquidi.
Questo non significa per la Corte di Cassazione (sentenza 7214/2011) che il percolato di discarica non possa assumere la connotazione di rifiuto (codici Cer 1907, 190702 e 190703), ma tale circostanza è esclusa nel caso in cui il percolato si configuri quale acqua sostanzialmente “di processo” direttamente smaltita in un corpo idrico.
In tale caso si deve invece parlare di “acque di scarico” essendo il percolato il “liquido che si origina prevalentemente dall’infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti o dalla decomposizione degli stessi”; circostanza che esclude la fattispecie dal campo di applicazione della disciplina in materia di gestione dei rifiuti alla luce della disciplina vigente ai tempi dei fatti (Dlgs nn. 52/97 e 152/99), confermata sul punto dal Dlgs 152/2006 (Parte terza e quarta).
Percolato di discarica - Convogliamento diretto nel corpo idrico ricettore - Applicabilità disciplina in materia di scarichi di acque reflue - Sussiste
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte IV - Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati
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