Appalti, clausole su tracciabilità flussi finanziari in tutti i contratti
Appalti e acquisti verdi
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Le clausole sulla tracciabilità finanziaria di pagamenti e incassi vanno apposte in tutti i contratti di appalto di lavori, servizi e forniture (Dlgs 163/2006) nei settori ordinari e in quelli speciali (come acque, energia, trasporti).
Con l'approvazione della legge 17 dicembre 2010, n. 217, di conversione del Dl 187/2010 arrivano maggiori chiarimenti sulla tracciabilità dei flussi finanziari negli appalti previsti dalla legge 136/2010 (norme antimafia) che fissa l'obbligo di tracciabilità di pagamenti e incassi (utilizzando conti correnti dedicati e metodi di pagamento tracciabili) a carico di appaltatori, subappaltatori, subcontraenti della filiera delle imprese e concessionari di finanziamenti pubblici. Sanzionati gli inadempimenti.
Il Dl 187/2010, modificato dalla legge 217/2010 fornisce alcune precisazioni. Le regole sulla tracciabilità finanziaria ex legge 136/2010 si applicano ai contratti di appalto firmati prima del 7 settembre 2010 (vigore della legge 136/2010). I precedenti devono adeguare le clausole entro il 17 giugno 2011 (180 giorni dal vigore della legge 217/2010). Se non lo fanno si intendono automaticamente integrati. Non inserire la clausola di tracciabilità in un contratto di appalto può essere motivo di risoluzione dello stesso.
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187, recante misure urgenti in materia di sicurezza
Piano straordinario contro le mafie - Stralcio - Articolo 260 del Dlgs 152/2006 - Articoli 8 e 11 - Tracciabilità dei flussi finanziari e altre norme suegli appalti - Articoli 3, 4, 5, 6 e 13
Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/Ce e 2004/18/Ce
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