Gestione del servizio idrico, tassate le passività pregresse
Acque
Iva al 20% per le somme che una società di gestione del servizio idrico versa al Comune, come rimborso di "passività pregresse" per l'ammortamento dei mutui attivati dall'Ente locale per investimenti nel ciclo dell'acqua.
Lo ha chiarito l'Agenzia delle entrate nella risoluzione 11 ottobre 2010, n. 104/E. L'Agenzia ricorda il ruolo delle Ato (autorità d'ambito) nella gestione delle risorse idriche ex Dlgs 152/2006. L'Autorità e il gestore del servizio idrico stipulano una convenzione per l'esercizio del servizio. Essa prevede la concessione in uso gratuito delle infrastrutture idriche. Al gestore vengono così trasferite immobilizzazioni, attività e passività relative al servizio idrico, compresi gli oneri collegati al mutuo che il Comune ha acceso per finanziare le opere necessarie.
La società concessionaria, quindi si trova a dovere versare al Comune le "passività pregresse". Queste somme, a parere dell'Agenzia vanno fatturate dal Comune al concessionario con applicazione dell'Iva al 20%.
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte III - Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche
Gestione del serivizio idrico, tassazione Iva passività pregresse
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