News - Aggiornamento normativo

Rifiuti

Milano, 25 maggio 2010

Sansa “vergine”, per il CdS può essere “sottoprodotto”

Rifiuti

(Alessandro Geremei)

Il residuo solido della spremitura della pasta di olive utilizzabile all’interno dei sansifici o in altro ciclo produttivo, “sembra rappresentare una materia di derivazione del processo di estrazione dell’olio d’oliva”.

 

Secondo il Consiglio di Stato (sentenza 888/2010), è ben diverso il caso delle sanse “esauste”, derivanti dal processo estrattivo dell’olio di sansa, soggette a regolamentazione quale rifiuto ex Dlgs 22/1997 (ora Dlgs 152/2006) e alle procedure semplificate di recupero (Dm 5 febbraio 1998).

 

La “possibile non riconducibilità della sansa vergine alla disciplina dei rifiuti” non incide comunque sulla riconducibilità dell’attività di produzione e commercializzazione di nocciolino di sansa (biocombustibile) nel novero delle “attività di trasformazione agricole”, autorizzabili in zona agricola: secondo il CdS, quando ci si trova davanti a vere attività industriali che “prevalgono” sull’attività agricola, salta la “stretta connessione” tra le stesse e l’attività agricola.

 

documenti di riferimento
Sentenza Consiglio di Stato 16 febbraio 2010, n. 888

Rifiuti - Dlgs 152/2006 - Sottoprodotti - Olio di sansa vergine - Attività agricole e attività industriali

© Copyright riservato - riproduzione vietata - ReteAmbiente Srl, Milano - La pirateria editoriale è reato ai sensi della legge 633/1941

Annunci Google
  • ReteAmbiente s.r.l.
  • via privata Giovanni Bensi 12/5,
    20152 Milano

    Tel. 02 45487277
    Fax 0245487333

    R.E.A. MI - 2569357
    Registro Imprese di Milano - Codice Fiscale e Partita IVA 10966180969

Reteambiente.it - Testata registrata presso il Tribunale di Milano (20 settembre 2002 n. 494) - ISSN 2465-2598