Piano di zonizzazione, ampia tutela dal CdS
Rumore
Non è affatto escluso che i cittadini possano impugnare anche parti del piano non riguardanti direttamente le loro proprietà, laddove dimostrino che le scelte pianificatorie incidono sul loro godimento e valore.
Il piano di zonizzazione acustico, “per sua natura caratterizzato da un approccio globale”, deve rispettare i due criteri fondamentali posti dal legislatore statale in materia (legge 447/1995): tenere conto della destinazione d’uso esistente delle varie aree del territorio e vietare il contatto diretto fra aree aventi classificazione acustica sensibilmente diversa (sentenza 9301/2009).
Secondo il Consiglio di Stato, i motivi di censura conseguenti al mancato rispetto di tali criteri, “involgenti l'impostazione di fondo dell'attività pianificatoria ovvero radicali difetti di istruttoria a monte dell'attività”, sono tali da travolgere il piano nel suo complesso; in tali casi è quindi riconoscibile l’interesse a ricorrere dei cittadini anche contro parti del piano che non riguardano direttamente le loro proprietà.
Piano di zonizzazione acustica - Interesse a ricorrere contro parti del piano che non interessano direttamente la proprietà dei soggetti ricorrenti - Nel caso di lesione del godimento o del valore della proprietà - Sussiste
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