Quadro generale
Milano, gennaio 2020
La normativa sull’"Ippc" (acronimo di "Integrated Pollution Prevention and Control", ossia "prevenzione e riduzione integrata dell'inquinamento") subordina l’attività degli impianti industriali che presentano un elevato potenziale di inquinamento ad una particolare autorizzazione pubblica (denominata "autorizzazione ambientale integrata" – "Aia") che racchiude in un unico atto amministrativo il permesso a rilasciare inquinanti in aria, acqua, suolo e che viene rilasciata solo previo rispetto di precise condizioni ambientali.
L'attuale provvedimento nazionale di riferimento è rappresentato dal Titolo III-bis della Parte II del Dlgs 3 aprile 2006, n. 152 (Parte relativa alla disciplina Via, Vas e Ippc), introdotto nel "Codice ambientale" dal Dlgs 128/2010, e poi ampiamente modificato dal Dlgs 4 marzo 2014, n. 46, provvedimento di recepimento della direttiva 2010/75/Ue sulle emissioni industriali.
Il Dm 15 aprile 2019, n. 95 in vigore dal 10 settembre 2019 ha approvato le modalità di redazione della relazione di riferimento per alcune installazioni soggette ad Aia colmando un vuoto normativo creatosi dopo che il precedente Dm 272/2014 era stato annullato dal Tar nel 2017.
Ultimi aggiornamenti
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Dgr Lombardia 3 giugno 2020, n. XI/3206
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Semplificazione dei procedimenti di riesame delle autorizzazioni integrate ambientali (Aia) in seguito alle nuove Bat per i metalli non ferrosi e gli allevamenti - Attuazione articolo 20, Lr 21 maggio 2020, n. 11
(aggiornato: 2020-06-08) -
Dgr Puglia 30 aprile 2020, n. 633
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Emergenza Covid-19 - Deroghe inerenti taluni adempimenti previsti in materia di Autorizzazione integrata ambientale ed emissioni in atmosfera
(aggiornato: 2020-05-27) - Obblighi ambientali, principali norme tecniche e linee guida Ispra/Snpa di interesse per operatori /?> (aggiornato: 2020-05-27)