Imballaggi

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Roma, 19 maggio 2003 (Ultimo aggiornamento: 13/07/2008)

Produzione e riciclo del vetro da imballaggio, tutte le cifre di Assovetro e Co.Re.Ve. per l'anno 2002

(Paola Ficco)

L'8 maggio, nel corso di una Conferenza stampa a Roma, Assovetro e Co.Re.Ve hanno presentato i dati di produzione e di riciclo del vetro da imballaggio. Il messaggio lanciato è perentorio: raccolta monomateriale entro il 2008, nel rispetto del limite temporale assegnato da Bruxelles.

 

Nel 2002 sono state riciclate 1.036.000 tonnellate di vetro a fronte di una produzione di 3.330.000 e di un consumo nazionale di 2.010.000. È stato così superato di un punto e mezzo percentuale l'obiettivo minimo di riciclo fissato per il 2002 dal "decreto Ronchi" nella misura del 50% in peso degli imballaggi di vetro (vasi, bottiglie, flaconi). E questo malgrado la raccolta differenziata in Italia avvenga ancora in prevalenza mediante la metodologia multimateriale, che consente il riciclo di appena il 65% del vetro raccolto. Il limite minimo di riciclo stabilito dall'ex ministro Edo Ronchi potrà però essere elevato dall'Unione Europea al 60% da raggiungere entro il 31 dicembre 2008. Una proposta contestata dagli industriali del settore che ritengono ingiustificato e penalizzante l'orientamento comunitario che stabilisce obiettivi differenziati tra i vari materiali di imballaggio, indicando le seguenti percentuali: 60% per vetro, carta e cartone; 50% per i metalli; 22,5% per le plastiche.

Lo scenario internazionale è reso più complesso da una serie di iniziative nazionali di carattere ambientale che impediscono la libera circolazione delle merci all'interno del mercato europeo. È il caso dell'ordinanza tedesca che ha imposto misure cauzionali su tutti i vuoti a rendere di alcune bevande, o di quella belga che ha introdotto la certificazione della quantità di rottame impiegato nella produzione dei contenitori in vetro.

Infine, anche la questione della metodologia di raccolta e quella della differenziazione degli obiettivi minimi di riciclo per materiale sono stati tra i temi della citata conferenza stampa dell'8 maggio organizzata da Assovetro e da Co.Re.Ve. insieme agli industriali aderenti alle due organizzazioni, nella quale Franco Todisco, vicepresidente di Assovetro e Piero Bazzi, presidente del Co.Re.Ve., hanno presentanto alla stampa i dati di produzione e di riciclo degli imballaggi in vetro nel 2002.

 

Dati di produzione e di riciclo

La produzione di contenitori in vetro è cresciuta negli ultimi cinque anni di oltre il 9%, mentre il "consumo apparente" da parte degli italiani ha superato il 14%.

Accanto alla crescita della produzione, nell'ultimo quinquennio si è assistito anche ad un'apprezzabile crescita del numero di tonnellate di vetro riciclato. Tale crescita, frutto dell'impegno e dell'organizzazione del sistema industriale, avrebbe dato tuttavia risultati più significativi se tutte le amministrazioni comunali avessero adottato il sistema più diffuso in Europa, vale a dire il sistema della raccolta monomateriale. Gli industriali del vetro da molto tempo ormai esercitano una forte pressione affinché questo modello di raccolta possa diffondersi capillarmente e rapidamente, pressione che sta diventando sempre più incisiva soprattutto in vista dei possibili scenari europei che potrebbero creare nuovi impegni per l'industria italiana produttrice di vetro cavo.

Accanto all'importante questione della raccolta monomateriale, gli industriali del vetro non mancano però di richiamare l'attenzione delle pubbliche amministrazioni e dell'opinione pubblica sulla necessità di attivare anche raccolte differenziate per colore, già adottate in molti paesi europei, raccolte che consentirebbero di alimentare favorevolmente le vetrerie produttrici di imballaggi di vetro bianco.

Un primo significativo risultato di tale campagna di sensibilizzazione è la sperimentazione avviata da tempo in alcuni quartieri del IV Municipio di Roma, dove il Comune, insieme al Co.Re.Ve. e all'Ama, ha adottato un nuovo tipo di contenitore per favorire la raccolta di vetro diviso per colore.

L'industria italiana del vetro da imballaggio si augura che l'esperienza romana non rimanga un episodio isolato, ma che possa presto essere adottata via via da tutte le amministrazioni comunali, al fine di consentire il conseguimento degli obiettivi che la Comunità Europea intende imporre al nostro Paese.

Una riflessione per tutte: nel 2002 sono state recuperate, con gli attuali sistemi di raccolta, 1.036.000 tonnellate di vetro, pari al 51,5% del consumo nazionale; con la raccolta monomateriale, invece, la percentuale di recupero sarebbe salita al 57,5%, raggiungendo da subito un valore molto vicino a quello imposto dall'Ue per il 2008.

 

Dati Assovetro su produzione e consumo di vetro cavo

Dal 1998 al 2002 la produzione, il consumo apparente e l'importazione di vetro cavo sono aumentati.

Il vetro cavo è composto da: bottiglie, flaconeria, vasi e casalinghi.

Nei cinque anni presi in considerazione, secondo l'elaborazione di Assovetro su proiezioni di dati Istat non definitivi, il vetro cavo in generale ha registrato un trend produttivo in crescita pari al 9,28% ed un consumo apparente in aumento, consumo che è passato da 2.944.687 tonnellate a 3.364.000 tonnellate circa.

Più in particolare:

Bottiglie

Trend produttivo in crescita negli ultimi cinque anni, pari al 9,76%, mentre il consumo apparente è passato da 2.502.651 tonnellate a 2.857.000 tonnellate circa. Nel 2002 la produzione è aumentata dello 0,75% rispetto al 2001; le importazioni e le esportazioni hanno registrato, rispettivamente, un incremento pari al 23,71% ed al 5,35%.

Flaconeria

Trend produttivo in crescita del 9,49% negli ultimi cinque anni, mentre il consumo apparente è passato da 103.556 tonnellate a 130.000 tonnellate circa. Nell'ultimo anno la produzione è calata del 2,4% rispetto al 2001, le importazioni sono aumentate del 55,86%, mentre le esportazioni hanno registrato un decremento del 16,95%.

Vasi

Trend produttivo in crescita del 3,91% negli ultimi cinque anni, mentre il consumo apparente è passato da 237.948 tonnellate a 276.000 tonnellate circa. Nel 2002 la produzione è risultata costante (+0,06%). Sia le importazioni che le esportazioni hanno evidenziato, rispettivamente, un decremento del 24,54% e del 56,35%.

Casalinghi

Trend produttivo in crescita dell'8,5% negli ultimi cinque anni, mentre il consumo apparente è passato da 100.532 tonnellate a 102.000 tonnellate circa. Rispetto al 2001, la produzione è diminuita dell'1,27%, le importazioni sono calate del 2,04%, mentre le esportazioni sono sensibilmente aumentate: +5,64%.

I dati Istat relativi agli imballaggi di vetro cavo, ottenuti escludendo i casalinghi, evidenziano, nel periodo 1998-2002, un trend produttivo di crescita pari al 9,29%, mentre il consumo apparente è passato da 2.844.155 tonnellate a 3.263.000 tonnellate circa. Nel 2002 la produzione è aumentata dello 0,53% rispetto al 2001, le importazioni sono aumentate del 16,20%, mentre le esportazioni sono scese del 5,91%.

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