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Risposta della Commissione Ce alla Interrogazione parlamentare Ue E-2571/02

Futuro dei marchi ecologici turistici in Europa

Parlamento europeo

Risposta della Commissione Ue alla Interrogazione parlamentare Ue E-2571/02

(Guue 17 aprile 2003 n. C 92 E)

Oggetto: Futuro dei marchi ecologici turistici in Europa

(2003/C 92 E/245)

Interrogazione scritta E-2571/02di Margie Sudre (PPE-DE) alla Commissione

(16 settembre 2002)

 

La Fondazione per l'Educazione ambientale in Europa è stata creata vent'anni fa su iniziativa di esperti del Consiglio d'Europa. Essa è responsabile della creazione e della gestione della campagna "Bandiera bleu" diffusa oggigiorno in 24 paesi.

La Fondazione consolida da quattro anni tale esperienza con un programma di attribuzione a centri di alloggio turistici all'aperto della denominazione "Le chiavi verdi".

Nel quadro di tale campagna, la Fondazione è stata contattata per partecipare al programma Life, VISIT (Iniziativa volontaria per la sostenibilità nel turismo) volto a promuovere i marchi ecologici del turismo esistenti in Europa. Tale programma beneficia attualmente di un solido sostegno finanziario da parte della Commissione europea (882 858 EUR).

Parallelamente, la Fondazione scopre con sorpresa e interesse il progetto di rifiuto, da parte della Commissione europea, del marchio ecologico europeo ai centri di alloggio turistici.

Queste due iniziative provenienti dalla stessa istituzione sembrano tuttavia in contraddizione, una è volta a promuovere le iniziative esistenti, l'altra a farle sparire e a sostituirle.

Potrebbe la Commissione far sapere con estrema chiarezza la sua intenzione concernente il futuro dei marchi ecologici del turismo in Europa?

 

Risposta data dalla sig.ra Wallström a nome della Commissione

(18 ottobre 2002)

L'onorevole parlamentare chiede chiarimenti alla Commissione su due iniziative nel settore del turismo: il progetto LIFE di iniziativa volontaria per la sostenibilità nel turismo (VISIT) e il marchio ecologico europeo per i centri di alloggio turistico.

Le due attività, che dovrebbero essere complementari, hanno lo scopo di migliorare l'efficienza ambientale delle imprese turistiche in Europa attraverso sistemi di valutazione e marchi comuni. Con circa 60 marchi diversi presenti sul mercato, le due iniziative cercano di garantire al consumatore informazioni affidabili sulla qualità ambientale dei servizi turistici.

Il progetto VISIT fornisce informazioni comuni al fine di sensibilizzare il pubblico ai sistemi di marchi ecologici. Possono beneficiare di questo progetto soltanto i sistemi i cui criteri e le cui procedure di verifica soddisfino determinati standard minimi. Ciò non implica che tutti i sistemi partecipanti abbiano gli stessi criteri ecologici e sistemi di certificazione.

Il marchio ecologico europeo per i centri di alloggio turistico offrirà un sistema di certificazione indipendente e armonizzato a livello europeo, facilmente riconoscibile, dato che in tutta Europa sarà usato lo stesso logo per i centri che otterranno il riconoscimento. Il consumatore potrà essere sicuro che i servizi con questo marchio sono tra i migliori per quanto riguarda le prestazioni ambientali.

Con il marchio ecologico comunitario si segue una politica di cooperazione e coordinazione nei confronti dei sistemi nazionali di certificazione di tipo I, tendente a rafforzarne il ruolo nel raggiungimento di modelli di consumo più sostenibile. Perciò il sistema di punteggio su cui sta lavorando la Comunità prevede crediti per i marchi ecologici di tipo I già esistenti. Per seguire gli sviluppi in questo campo consultare il sito web della Commissione dedicato ai marchi ecologici (http://europa.eu.int/ecolabel).

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